La penultima giornata di campionato emette quasi tutti i verdetti restanti nella stagione. Il turno si apre alle 18.00 del sabato con la Juventus che affronta il Cagliari in attesa della premiazione a fine gara per il secondo titolo consecutivo. Ibarbo prova a rovinare la festa ai padroni di casa sbloccando l'incontro con una grande azione personale, conclusa alle spalle di Storari. Nella ripresa la Juve spinge di più e raggiunge il pari con il neo entrato Vucinic, al decimo gol stagionale. Conte dice addio al record della Juve di Capello ma può comunque festeggiare il secondo scudetto in due anni sulla panchina bianconera. Nell'altro anticipo continua a stupire lo splendido Catania di Maran, che batte di misura un Pescara già retrocesso e firma il record di punti della sua storia. Autore del gol partita il solito Gomez, vero uomo simbolo degli etnei, che lancia la squadra siciliana all'ottavo posto in classifica. La domenica si apre con ben tre match disputati all'ora di pranzo in questa giornata spezzatino: pareggio a reti bianche tra Genoa ed Inter, due squadre protagoniste di una stagione deludente e molto al di sotto delle attese. I grifoni conquistano comunque la salvezza matematica con questo punto, mentre l'Inter resta nona in classifica, scavalcata anche dal Catania. La Fiorentina, già sicura di un piazzamento europeo, non ha pietà del Palermo e lo spinge in B, battendolo di misura grazie al gol dell'ex Toni. I viola si incollano ad un punto dal Milan e possono ancora credere nel terzo posto, mentre i siculi dopo ben otto anni di permanenza in A, lasciano la massima serie nella delusione della città. Si salva matematicamente anche il Torino, che strappa un pareggio al Bentegodi contro un buon Chievo. Gli uomini di Corini passano in vantaggio con Thereau, al passo d'addio con i gialloblu (destinazione Firenze) ma vengono raggiunti sempre nel primo tempo dal penalty di Cerci. La squadre non si fanno male fino al termine della gara e confermano la permanenza nella massima serie anche per la prossima stagione. Anche i due tecnici dovrebbero riconfermarsi sulle rispettive panchine, sopratutto Corini, autore di un ottimo campionato alla guida dei veneti. La Lazio batte per 2-0 la Sampdoria e continua ad inseguire la quita piazza, tallonando l'Udinese. Il bomber di scorta Floccari sblocca la partita in apertura, poi nel recupero finale è Candreva a realizzare il penalty che fissa il finale (espulso Renan). I blucerchiati restano a secco di punti per la nona giornata consecutiva e non sanno più vincere mentre Petkovic, indipendemente dalla finale di Coppa Italia, può inseguire ancora un piazzamento in Europa. Diretta concorrente dei biancocelesti è l'Udinese, che stende l'Atalanta grazie al solito Di Natale. I bergamaschi, reduci dal turno infrasettimanale con la Juventus, passano in vantaggio con l'under 21 De Luca ma poi subiscono il ritorno dei friulani: Di Natale si dimostra tra i migliori attaccanti italiani in attività e firma una splendida doppietta, l'ennesima della sua carriera in bianconero e continua ad inseguire l'ambizioso traguardo dei 200 gol in Serie A. Guidolin è ad un passo dall'obiettivo, insperato dopo l'inizio titubante della sua squadra in questa stagione ed invece vicino alla ennesima qualificazione europea della sua carriera. Non si ferma neanche il Napoli che, a fatica, batte un buon Siena, ormai condannato alla retrocessione. I toscani non disdegnano l'impegno e passano in vantaggio su uno schema da calcio piazzato che porta al gol l'esordiente Grillo. I partenopei salutano Grava, che lascia il calcio giocato tra gli applausi del San Paolo, e rimontano nel finale: prima Cavani insacca da due passi il gol numero 28 del suo campionato, poi Hamsik nel recupero completa la rimonta fissando il 2-1 finale. Alle 18 derby dell'emilia tra Parma e Bologna. Al "Tardini" la squadra di Pioli impone il proprio gioco per larghi tratti e capitalizza con un gol per tempo grazie a Taider e Moscardelli. I rossoblu salgono a quota 43 punti concludendo al meglio una buona annata mentre i ducali non si salutano nel migliore dei modi con il proprio pubblico. Nel posticipo sfida importante tra Milan e Roma, due squadre che devono ancora inseguire i rispettivi obiettivi stagionali. La partita offre pochi spunti tecnico tattici ma si contraddistingue per cori razzisti dei tifosi giallorossi all'indirizzo dei rossoneri di colore. Muntari si fa espellere per un "placcaggio" all'arbitro Rocchi. Nella ripresa ancora poco calcio e nel finale l'espulsione a Totti per una gomitata all'ex compagno Mexes. Finisce 0-0 con la squadra di Allegri che dovrà conquistare la Champions all'ultima giornata.
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