Dopo trentasette giornate resta da disputare l'ultimo atto di questo campionato di Serie A, con ancora pochi verdetti attesi dal campo. Al sabato scendono in campo la Juventus campione d'Italia ospite della Sampdoria già salva da alcune settimane. Nonostante la posta in palio sia bassissima tra le squadre è partita vera: i bianconeri passnao con Quagliarella, innescato da un lancio illuminante di Pirlo. I blucerchiati prima pareggiano con un rigore (dubbio) di Eder, poi sorpassano con il secondo stagionale di De Silvestri. Infine Icardi, dopo la doppietta dell'andata, firma il tris che conferma la Samp come bestia nera dei bianconeri. Nel finale Giaccherini con una gran destro al volo firma il 3-2 finale. La domenica presenta due soli match alle 15.00: Genoa e Bologna chiudono a reti bianche i rispettivi campionati con i felsinei più pericolosi rispetto ai padroni di casa, con i legni colpiti da Kone e Diamanti. Buon campionato per la squadra di Pioli, mentre si conferma pessimo, nonostante la salvezza, quello dei liguri che nella prossima stagione dovranno fare di più. Bel pareggio tra Atalanta e Chievo: i bergamaschi passano in vantaggio con Stendardo ma nella ripresa è Thereau a firmare il momentaneo 1-1. Giorgi nel finale sembra regalare i tre punti ai nerazzurri ma ancora Thereau (al passo d'addio con il Chievo, destinazione Fiorentina) sigla il 2-2 finale. Alle 20.45 scendono in campo le altre squadre con ancora due verdetti da emanare. Il Cagliari conferma il suo ottimo periodo ed il buon campionato condotto tra mille vicissitudini, battendo la Lazio a Trieste. L’uomo partita è Dessena che fredda Marchetti e spinge i biancocelesti al settimo posto, a conferma di un finale di stagione non felicissimo per Petkovic. Il Parma chiude al decimo posto battendo a domicilio il Palermo di Sannino, già retrocesso. I ducali chiudono il discorso già nel primo tempo con i gol di Gobbi, Valdes e Belfodil. Nella ripresa Miccoli saluta probabilmente il suo pubblico con una prodezza balistica fissando il finale 1-3. Ottimo campionato per il Parma mentre totale fallimento, quattro avvicendamenti in panchina, e retrocessione dopo nove anni di A per i rosanero. Debacle definitiva per l’Inter che si fa umiliare al “Meazza” dall’Udinese di Guidolin. I friulani passano nei primi minuti con Pinzi e Domizzi, prima del gol di Juan Jesus che sembra riaprire l’incontro. Di Natale incanta i suoi tifosi con un destro fantastico che fulmina l’ex compagno Handanovic, regalandosi il ventitreesimo centro del suo sontuoso campionato. Gabriel Silva cala il poker in apertura di ripresa, con Rocchi che accorcia ancora su suggerimento di Palacio. Nel finale ennesimo pasticcio difensivo dell’Inter con Muriel che segna il quinto gol ed affonda definitivamente Stramaccioni, mentre i bianconeri conquistano l’Europa per il quarto anno consecutivo. Pareggio e spettacolo tra Torino e Catania che regalano un be l 2-2 ai tifosi: Almiron sblocca l’incontro, Cerci pareggia poi Bianchi si regala un addio da favola firmando il gol del vantaggio granata. Nel finale Bergessio si conferma bomber di razza e sigla il tredicesimo gol stagionale con il 2-2 finale. Il Napoli dà l’addio a Mazzarri con la sconfitta a Roma ad opera della squadra di Andreazzoli. Marquinho sblocca l’incontro con un gran destro dal limite dell’area, dopo pochi minuti raddoppia Destro con una grande giocata che deride Rolando. Nel finale Cavani segna il ventinovesimo centro del suo fantastico campionato e fissa il 2-1 finale. Probabilmente l’uruguaiano lascerà Napoli come Mazzarri, ma certamente i partenopei stanno costruendo una squadra importante. I giallorossi scavalcano i cugini laziali in attesa della finale di Coppa Italia. L’altro discorso ancora aperto, quello legato al terzo posto regala emozioni fino all’ultimo: la Fiorentina asfalta il Pescara all’Adriatico con un sonoro 5-1 che però non vale l’accesso alla Champions League. Ljajic sigla una fantastica tripletta arricchita dai centri di Jovetic e Mati Fernandez. Per i pescaresi inutile il gol di Vittiello per il finale del pessimo campionato di Serie A disputato dai pescaresi, condito dal record di sconfitte. Il Milan al cardiopalma strappa con i denti il terzo posto contor un Siena coriaceo. I toscani, già retrocessi, vendono cara la pelle e passano in vantaggio con Terzi. I rossoneri, apparsi molto spenti, ribaltano la situazione solo nel finale: Balotelli segna il pareggio su rigore mentre nel recupero Mexes regala una grande gioia ad Allegri, che non svela il suo futuro ma raggiunge l’obiettivo stagionale. La Serie A torna il prossimo anno con Sassuolo, esordiente nella massima serie, Verona e la vincente dei playoff in Serie B.
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