Il Bari si prepara alla stagione che verrà. E lo fa nella ridente Roccaraso, sede del ritiro biancorosso per il secondo anno di fila. Sotto gli occhi attenti di mister Mignani, riconfermato dopo le riflessioni post finalissima, i presenti sudano e sgomitano per trovare condizione, conferme o titolarità. Tre i volti nuovi, al momento. Faggi, Nasti e Menez: questo sin qui il bottino in entrata del ds Polito, a lavoro con la solita caparbietà sul mercato. Ad oggi, un po pochino, stando almeno agli umori - assai fragili - della tifoseria, che aspetta con trepidazione i necessari rinforzi. E i tre prima menzionati, con tutto il rispetto, lo sono solo in parte.

C'è tempo, ma non troppo. Le trattative, come di consueto, si concluderanno il prossimo 31 agosto. Non c'è fretta. O forse sì, visto che bisognerebbe consegnare quanto prima a mister Mignani gli uomini che dovranno battagliare nel prossimo campionato, il cui inizio resta incerto in virtù delle note - quanto sconcertanti - vicende extra campo che stanno coinvolgendo tanti club, non solo di serie B.

Il tempo, dicevamo. Amico ma tiranno. Tanto più alla luce delle partenze ormai certe di Caprile e Cheddira, autentici trascinatori dello scorso campionato, che saluteranno dopo gli addii già incassati di altri grandi attori del Bari finalista, come BenedettiFolorunsho, Esposito e Antenucci.

Trovare giocatori all'altezza dei partenti non è impresa semplicissima. Non ci si può accontentare. Servono almeno un portiere, un centrocampista e un attaccante di peso specifico. Giocatori belli, fatti e pronti per (ri)alzare il livello tecnico di una squadra orfana, come detto, di tanti suoi recentissimi protagonisti. 

Colpi in canna, in attesa delle cessioni, senza le quali il ds Polito pare avere poca, pochissima polvere da sparo a sua disposizione. In barba ai paventati milioni di budget da dedicare al mercato, di cui, in verità, l'attuale proprietà non ha mai fatto menzione. Prima incassare poi, forse, investire. Questo pare oggi lo scenario, per buona pace chi sperava in un estate un po' più ruspante da parte di una società che, stando alla logica delle cose, dovrebbe puntare alla vittoria del prossimo campionato. Al netto di programmi e intenzioni, infatti, il Bari non può avere obiettivo differente. Ne dovrebbe essere consapevole anche il presidente, che conosce bene le ambizioni della piazza. Una piazza pronta ad esplodere, che mal vivrebbe un anno non all'altezza delle aspettative. Mai come in questo momento lecite, condivisibili e inevitabili, visto il finale di stagione scorso e gli anni (tanti, tantissimi) passati dall’ultima apparizione in massima serie.

Un po' in controtendenza a questo bel ragionamento sono arrivate qualche giorno fa le parole di Luigi De Laurentiis, che in conferenza stampa ha chiaramente parlato di “obiettivo playoff”. Un obiettivo rispettabile ma scarno, ingeneroso, poco ambizioso per una realtà come la nostra. La speranza è che quella del numero uno biancorosso sia stata solo pretattica, quasi scaramanzia. Il tempo, e le azioni di Polito sul mercato, sapranno raccontare presto la verità.

Sezione: Copertina / Data: Ven 21 luglio 2023 alle 15:00
Autore: Andrea Dipalo
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