La stagione 1991/92 fu decisamente travagliata per i colori biancorossi, e vide la retrocessione in B dei galletti nonostante la presenza in organico di giocatori come Platt e Boban. Un'annata che si rivelò invece ricca di soddisfazioni per Federico Giampaolo, allora 22enne centrocampista scuola Juventus all'esordio in Serie A.
In esclusiva ai nostri microfoni, è proprio l'ex calciatore di Bari e Crotone (in Calabria nella stagione 2006/07) a presentare l'incontro in programma domani al San Nicola, valevole per la 35^ giornata del campionato cadetto.
Domani al San Nicola si sfidano due squadre con differenti stati d'animo. Da un lato un Bari reduce dalla brutta sconfitta di Terni, dall'altrà un Crotone rivitalizzato...
"Il Bari è reduce da una sconfitta sicuramente pesante, ma credo che abbia ancora possibilità di accedere ai playoff. Il Crotone è invece una squadra in ripresa, ritornata in piena lotta salvezza. Un avversario temibile, e la gara del San Nicola sarà una tappa importante per il raggiungimento della salvezza".
I tuoi ricordi di Bari sono legati alla sfortunata stagione 1991/92. I pugliesi finirono in B, ma tu totalizzasti comunque 20 presenze ed 1 gol...
"Fu un anno personalmente indimenticabile. C'erano diversi giocatori che dovevano dimostrare il proprio talento come Boban, arrivato in prestito dal Milan. Fu allestita una grande squadra e c'erano enormi attese. Il mio fu invece un esordio entusiasmante, ero giovane e venivo dalla Juventus. Ricordo come sia oggi che allora si potesse contare su un grande pubblico, il cui supporto non è mai mancato, specie l'anno scorso. Sul campo, però, ai miei tempi le cose andarono diversamente dalla previsioni iniziali".
A proposito di attese tradite, ritieni che tra quella stagione e l'attuale ci siano delle somiglianze? Facendo le dovute proporzioni, in entrambe le circostanze c'era grande attesa, ma poi in campionato le cose sono andate diversamente...
"Quella in Serie A fu una stagione particolare: da Salvemini si passò a Boniek, non ci fu continuità. Quest'anno invece il Bari era partito con altre ambizioni, ma in B non è mai facile. La società è nuova ed ha preferito ricominciare daccapo, e gli errori in questo caso non mancano mai. Credo che comunque ci siano delle basi importanti da cui ripartire l'anno prossimo".
Quali, invece, i tuoi ricordi legati a Crotone? E' ancora oggi una bella realtà del campionato cadetto.
"A Crotone sono stato bene, e credo che pur avendo una città piccola rispetto a Bari, li si faccia calcio con grande professionalità e competenza. Ursino è bravo a cogliere giocatori importanti dalle squadre primavera ed a scovare tanti buoni talenti. L'anno scorso è stato fatto un grande campionato, quest'anno sta soffrendo. Ma merita ampiamente di stare in Serie B, perchè si sa fare calcio".
La gara di Bari vedrà anche il ritorno in Puglia dell'ex Adrian Stoian. Pensi che il rumeno possa rivelarsi decisivo per i calabresi? Se segnasse, emulerebbe te nel 2006/07...
"Sicuramente vorrà fare bella figura per dimostrare al Bari il suo valore. Non è soltanto lui che deve fare la partita, ma anche il resto della squadra. Stoian in biancorosso non si è inserito bene, ma è un giocatore tecnico che può sempre fare la differenza. Quanto a me, fui contento da calciatore del Crotone di fare gol in quell'occasione. Feci una doppietta per la precisione. Il Bari era e resta una squadra di blasone. Ricordo come fosse la prima giornata di quel campionato, iniziammo col piede giusto. Il resto della stagione, invece, andò diversamente..."
Per concludere, un pronostico sulla gara di domani?
"Credo che il Bari scenderà in campo col dente avvelenato per la sconfitta di Terni. Mi aspetto una grande prestazione da parte dei pugliesi, che peraltro possono contare su un grande allenatore come Nicola, bravo nel riuscire a trovare nuove motivazioni e nuovi stimoli nei suoi. Per questi motivi credo che vinceranno i galletti".
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