Giuseppe Ingrosso, trentanovenne ex terzino sinistro del Bari, resta molto affezionato ai colori biancorossi. I galletti, con i quali ha collezionato 87 presenze tra il 2001 ed il 2008, hanno rappresentato la tappa iniziale della sua carriera da calciatore.

Proprio per questo, Ingrosso segue ancora con interesse le sorti della compagine di Mignani. E, da doppio ex di Bari e Foggia, ha analizzato in esclusiva ai nostri microfoni come arrivano le due squadre pugliesi al derby di domani: “Bari è una piazza che in C proprio non c’entra niente. Sono contento di come è iniziato il campionato, e credo che il diesse Polito sia riuscito a creare una compagine piena di uomini con gli attributi. Esattamente quello che serve in un contesto come quello del capoluogo pugliese. Anche Foggia è una città calda, sul piano del tifo, e con l’arrivo di Canonico, che ha preso Zeman, una figura storica per quei colori, le ambizioni dei satanelli sono alte. Sarà un bel derby, con due squadre che non mollano mai.”

Attesi al S. Nicola, alle 20.30 di mercoledì, più di 10 mila spettatori: “La differenza a Bari la fa il tifoso, perché può essere davvero il dodicesimo uomo in campo. A Campobasso sono andati in 500. Se inizia ad esserci l’entusiasmo, e le cose vanno bene, a livello di passione non c’è n’è per nessuno. Quanto al divieto di trasferta per gli appassionati rossoneri, mi dispiace davvero. Ritengo che il S. Nicola abbia tutte le caratteristiche adatte per accogliere entrambe le tifoserie senza problemi, come successo anche nel recente passato.”

L’ex difensore si esprime anche sulla questione multiproprietà, con i De Laurentiis pronti ad una battaglia legale per difendere i propri interessi: “ Guardando al passato, presidenti come Matarrese non ce ne saranno più. Ha dato tutto per il Bari, ed ha fatto vedere il grande calcio ai baresi. I De Laurentiis hanno una logica diversa, più imprenditoriale. Giustamente, devono avere anche convenienza, nell’investimento. Non ci sono più i presidenti di una volta, con una famiglia che tiene per 30 anni una società. I galletti adesso devono pensare solo ad andar via da questa categoria, per la questione relativa alla proprietà si vedrà più avanti.”

Ma la Lega Pro resta un campionato pieno di insidie: “In serie C non si vince perché ti chiami Bari. Mi sono piaciute molto le dichiarazioni di Polito, quando è arrivato. Ha cercato sul mercato gli uomini giusti, per la causa biancorossa. Qui serve gente che si impegni ogni giorno. E la strategia seguita in sede di contrattazioni mi è sembrata giusta. Ha preso  molti calciatori che già conosceva, sapendo quello che possono dare.”

Ingrosso spiega che, con ogni probabilità, ci sarà anche lui, nella prossima trasferta, al seguito dei galletti: “Seguo tanto la C, mio nipote gioca nella Virtus Francavilla. In questa categoria servono calciatori che ci tengono alla maglia. Quando io scesi in questa categoria, nei primi mesi feci fatica ad adattarmi. Questo è l’ostacolo più grande. Si tratta di un campionato, secondo me, più difficile della B. Non è per nulla facile. E poi giocare contro il Bari fa un certo effetto, concede certamente maggiori motivazioni agli avversari. Andrò a vedere i galletti, a Francavilla Fontana, domenica prossima. E penso di esserci, per lo stesso match, anche al S. Nicola.”

Sezione: Esclusive / Data: Mar 19 ottobre 2021 alle 12:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
vedi letture
Print