Mirko Eramo, ex centrocampista del Bari, ha esordito con la casacca biancorossa a 17 anni. In quella stagione collezionò 7 presenze, arricchite da un gol al ‘San Paolo’ (oggi 'Stadio Diego Armando Maradona’) contro il Napoli. Dopo quell’anno, un lungo girovagare, vestendo le maglie, tra le altre, di Sampdoria, Crotone, Entella ed Ascoli. Eramo, intervistato ai nostri microfoni, ha raccolto qualche ricordo e una speranza per il futuro.

Un grande viaggiare realizzando il proprio sogno, che però lo ha tenuto lontano dalla propria terra e dalla squadra di cui è tifoso: “Sono nato ad Acquaviva, ma sono originario di Gioia del Colle, quindi a Bari sono affezionato. Poi gli devo tanto, perché mi ha lanciato nel calcio che conta. C'è stata la possibilità di tornare, però non si è concretizzato, ma nella vita non si sa mai…”

Negli anni di Entella, Mirko, ha avuto modo di giocare e conoscere Diaw, Aramu e Acampora: “Con Davide (Diaw) ci sentiamo ogni tanto e abbiamo un bel rapporto. Sono contento che loro siano venuti a giocare per il Bari perché sono giocatori forti e importanti. Non solo per il Bari, ma per la Serie B. Si può dire che sono giocatori da Bari!”

Tanta esperienza per il centrocampista, che ripercorre la sua carriera, ricordando altri giocatori del Bari con cui ha condiviso lo spogliatoio: “conosco Maiello, con cui ho giocato a Crotone; Pucino ad Ascoli. Poi Maita ma anche Bellomo, con cui ho fatto le giovanili." Però poi ammette, scherzando: “Conosco tanti del gruppo, ma sono troppo tifoso per entrare direttamente a chiedere delle cose sulla squadra (ride ndr)”.

Carriera del centrocampista solo momentaneamente in stand-by, dopo l’esperienza di Ascoli. L’obiettivo è impresso nella mente, ma c’è anche spazio per sognare: “ho fatto la rescissione dopo la fine del mercato, quindi devo aspettare gennaio. Finire la carriera a Bari sarebbe bello. Io ci spero, è normale, sarebbe la chiusura di un cerchio. Vediamo. Il direttore lo conosco... chissà…”.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 06 ottobre 2023 alle 19:15
Autore: Luigi Arbore
vedi letture
Print