Raffaele Quaranta, cresciuto nelle giovanili del Bari, è stato poi una vera e propria bandiera della Fidelis Andria, con la quale ha giocato dal 1988 al 1995, contribuendo a portare i biancazzurri dalla C2 alla B e mettendo insieme oltre 200 presenze.

Oggi, per lui che ancora vive nella cittadina a nord del capoluogo, avrebbe dovuto essere un giorno di festa, per il ritorno della società tra i professionisti, ma il Consiglio federale, prima di provvedere in merito, ha deciso di attendere la pronuncia del Tar sui ricorsi dei club dei quali è stata rigettata l'iscrizione.

In esclusiva ai nostri microfoni Quaranta dice: “Penso che il ripescaggio dell’Andria possa essere il giusto premio ad una città che negli ultimi 20-30 anni ha sempre fatto queste categorie. Dopo la caduta tra i dilettanti, ora c’è grande attesa per questo ritorno in C. Si potranno  finalmente disputare nuovamente partite importanti, contro Foggia, Taranto, Bari e tante altre avversarie certamente di maggior richiamo rispetto alle sfide previste in D.”

Per l’ex mediano, i galletti, con i quali ha giocato una sola gara, in Coppa Italia, ormai 35 anni fa, restano una parte importante del proprio percorso professionale: “Sono cresciuto con questa maglia. Per i biancorossi, ogni anno c’è trepidazione. La Lega Pro, a questo club, sta davvero molto stretta. Il focolaio Covid in ritiro non aiuta. Bisogna isolare chi ha contratto il virus, monitorare continuamente la situazione. Questo crea ritardi importanti nell’assemblaggio della squadra, e l’assenza di amichevoli impedisce un avvicinamento alla stagione sereno. Speriamo che si risolva tutto quanto prima.”

Sulla scelta di Mignani come allenatore, Quaranta si esprime così: “Bari pretende giustamente di vincere il campionato. E spero che lui, finora autore di buone annate altrove, riesca a trovare le sinergie giuste per far sì che questa compagine tanto prestigiosa torni finalmente in B. Ci siamo stancati tutti di vedere questi colori in terza serie.”

Sezione: Esclusive / Data: Mar 27 luglio 2021 alle 16:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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