Bari-Cagliari, la partita speciale di 3 ex: da Capradossi a Ceter, ora ci si gioca la A

La finale playoff di Serie B tra Bari e Cagliari racchiude diversi aspetti affascinanti. Si tratta, infatti, di due piazze storiche e rappresentative del calcio italiano, che oggettivamente meriterebbero palcoscenici più importanti della cadetteria ma domenica solo uno festeggerà la promozione.

Tanti i giocatori di qualità ed esperienza a disposizione di mister Mignani e Ranieri, ma non solo. Nelle rose spiccano anche 3 giocatori che hanno indossato entrambe le casacche. In casa Bari troviamo Ceter, che fu prelevato dalla Colombia proprio dalla società sarda nel gennaio 2018. Con i rossoblu ha avuto la possibilità di esordire in massima serie per poi essere prestato ad Olbia, Chievo Verona e Pescara. Nella passata stagione è rimasto a Cagliari, una scelta che non ha pagato. Compagine retrocessa in B e poco spazio per il classe ’97, limitato da continui acciacchi ed infortuni. L’unica soddisfazione è rappresentata dal gol in Coppa Italia contro il Cittadella, l’unico con la maglia dei sardi.

Spazio poi a due elementi di proprietà del Cagliari. Il primo è Capradossi, che ha militato in biancorosso per una stagione e mezzo tra il 2016 ed il 2018, la sua prima apparizione da professionista. A soli 20 anni era considerato un interessante prospetto del calcio nostrano, reduce da una vittoria del campionato Primavera con la Roma e da tutta la trafila nelle nazionali giovanili italiane (da Under 16 a 21). Con i galletti non brillò, frutto anche di annate di squadra sottotono, riuscendo però a collezionare 37 presenze (34 in B e 3 in Coppa Italia) di cui la stragrande maggioranza da titolare, fondamentali nel suo percorso di crescita. Nel suo periodo in Puglia ha potuto conoscere e giocare insieme a Di Cesare e Galano.

Chiude il cerchio Lella. Il classe 2000 è cresciuto nel Bari, ricevendo diverse convocazioni (e panchine) in prima squadra a 16-17 anni, senza però esordire. Il centrocampista era uno degli elementi più interessanti del settore giovanili biancorosso prima del fallimento del 2018, che lo ha portato a vestire la casacca del Cagliari, con cui è da allora sotto contratto.