Nel campionato più imprevedibile d’Italia, la Serie B, c’è una virtù che spesso fa la differenza più del talento: la pazienza. Il Venezia lo ha capito sulla propria pelle, attraversando una fase iniziale fatta di dubbi, assestamenti e risultati altalenanti. Nulla di anomalo per una squadra appena retrocessa dalla Serie A, chiamata a ricostruire certezze e mentalità in una categoria che non concede scorciatoie.

Eppure, attorno ai lagunari, le aspettative erano altissime. Il peso di una rosa importante e la scelta di affidarsi a un tecnico come Giovanni Stroppa, reduce da una promozione conquistata ai play-off con la Cremonese, avevano immediatamente collocato il Venezia tra le grandi favorite. Forse proprio per questo, i primi passi sono sembrati più lenti del previsto.

Oggi, però, il quadro è cambiato. Il Venezia ha ritrovato stabilità, continuità e soprattutto identità. Le ultime due giornate sono state un manifesto della crescita: prima il netto 2-0 inflitto al Monza, poi il colpo esterno sul campo del Modena (1-2). Due vittorie pesanti, contro concorrenti dirette, che hanno spinto i lagunari nelle zone nobili della classifica.

In questo percorso, un nome spicca su tutti: Andrea Adorante. Sette gol stagionali, leadership silenziosa e una continuità realizzativa che conferma quanto di buono mostrato lo scorso anno con la Juve Stabia. È lui il punto di riferimento di una squadra che ora sa come colpire e quando accelerare.

Il Venezia è terzo, alle spalle del lanciatissimo Frosinone e del Monza, ma soprattutto è tornato a sentirsi pienamente dentro il campionato. Non più una favorita sotto pressione, ma una contender consapevole. Stroppa ha tracciato la rotta: adesso i lagunari navigano con sicurezza. E quando il vento gira dalla parte giusta, Venezia sa sempre come sfruttarlo.

Sezione: Serie B / Data: Mar 23 dicembre 2025 alle 09:00
Autore: Antonio Testini
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