In un contesto come quello del Bari, in zona playout e con gravi lacune tattiche e mentali, anche i senatori, quindi giocatori di maggior esperienza, nella piazza come nel mondo del calcio, possono subire avvicendamenti inattesi ad inizio stagione.

L'ultimo caso di revisione di gerarchie è avvenuto venerdì sera: Francesco Vicari, erede della fascia da capitano di Di Cesare e tra i pochi superstiti del mercato estivo, ha avuto un rendimento da incubo sinora. Qualche problemino fisico ne ha rallentato un totale impiego e, per ultimo, un'influenza lo ha costretto al forfait contro il SudTirol. Tornato arruolabile contro il Catanzaro, l'ex Spal è però rimasto in panchina. Confermato, al suo posto, quel Raffaele Pucino che sembrava aver perso anch'egli la titolarità agli albori del campionato, ma è tornato affidabile leader, come lo è stato nei recenti anni, con il ritorno di Vivarini. Un ricambio tra nomi esperti, entrambi protagonisti di gioie e dolore in maglia biancorossa, ma che non ha sortito gli effetti sperati, visto il k.o. contro i calabresi (contro cui Pucino non ha, a onor del vero, offerto una prestazione particolarmente indegna).

Al di là della gara contro l'Avellino, che potrebbe confermare quanto visto un paio di giorni fa, come no, c'è un mercato di gennaio che incombe, e voci si susseguono su un possibile repulisti che coinvolgerebbe, nel caso, anche Pucino e Vicari. Uno dei due, entrambi, addirittura nessuno? Questo oggi non possiamo dirlo. Ma alla precarietà delle scelte di campo, si aggiunge quella in sede di acquisti e cessioni che potrebbe ridisegnare, ulteriormente, i ruoli e le parti in questa squadra.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 22 dicembre 2025 alle 14:00
Autore: Piervito Perta
vedi letture
Print