L'ultimo big match della regular season del Bari è ormai alle porte. Domani i biancorossi saranno impegnati sul terreno del 'Partenio' di Avellino, in una sfida che risulterà cruciale in ottica secondo posto. La promozione diretta della Ternana, matematica a parte, era nota ormai da tempo ma il sonoro 4-1 inflitto nello scorso weekend agli irpini ha permesso ai galletti di accorciare il margine a soli 4 punti.

Nello scontro diretto la formazione di Carrera dovrà giocarsi il tutto per tutto per riaprire i giochi e magari tentare il sorpasso in classifica nelle ultimissime giornate. Una vittoria potrebbe anche essere fondamentale per accrescere il morale del gruppo e la consapevolezza delle proprie potenzialità in campo, caratteristica mancata per larghi tratti della stagione. 

Arrivare al secondo posto, inoltre, assicura dei vantaggi chiari ed oggettivi come l'ingresso diretto al secondo turno della fase nazionale (la final eight), evitando diversi turni eliminatori, e in particolare la possibilità di giocare da teste di serie che assicura la qualificazione in caso di parità di reti con l'avversario tra andata e ritorno. 

A queste poi si va ad aggiungere una questione storica. Dal 2014-2015, la prima stagione con i playoff unificati tra i gironi di Lega Pro, ben 4 delle 7 formazioni promosse, risultavano proprio tra coloro che avevano concluso il campionato da vice-campioni. Si tratta, infatti, di Pisa nel 2016, il Parma di Di Cesare e Frattali nel 2017, del Trapani nel 2019 e la Reggiana nella passata stagione, una sfida che ancora oggi richiama amarissimi ricordi al presidente De Laurentiis, buona parte dei calciatori presenti in rosa e soprattutto ai tifosi baresi. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 09 aprile 2021 alle 12:00
Autore: Gianmaria De Candia
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