Uno dei nomi da cui il Bari sicuramente ripartirà è quello di Zaccaria Hamlili, fra i più positivi la scorsa stagione e probabilmente l’uomo di spicco del centrocampo biancorosso.

Dedizione al sacrificio, capacità di rottura e ricostruzione della trama di gioco e qualche buon inserimento, sono state qualità passate non indifferenti allo staff biancorosso. Hamlili è stato un perno nello scacchiere tattico di Cornacchini, che l’ha ritenuto praticamente insostituibile. I numeri parlano chiaro: 33 presenze, e 1 gol, oltre a qualche assist, che hanno fatto di lui, con 2649 minuti giocati, il terzo giocatore di movimento più impiegato in tutta la rosa, secondo solo a Valerio Di Cesare (2971) e Francesco Bolzoni per una manciata di minuti (2665).

L’italo-marocchino, ha già collezionato numerosi gettoni in Lega Pro, ben 146, spalmati fra Pistoiese, Ancona ed Entella. Esperienze positive, che hanno lasciato pochi dubbi al Bari, che l'anno scorso ha voluto puntarci per la pronta risalita tra i professionisti. Step che alla soglia dei 28 anni, con i colori biancorossi, vorrebbe superare, per poter finalmente consacrarsi in categorie maggiori, che probabilmente meriterebbe di calcare.

Hamlili e i biancorossi, una storia che racchiude fame, sudore e voglia di affermarsi tra i grandi, senza più guardarsi indietro. Caratteristiche che accomunano entrambe le parti. Che sia davvero Bari la sua isola felice?

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 25 giugno 2019 alle 14:00
Autore: Francesco Patruno
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