Il Bari è tornato in Serie B a quattro anni dal fallimento. Nel corso della sua ultracentenaria storia, i biancorossi hanno vissuto la cadetteria per ben 50 stagioni (tre delle quali nella seconda divisione nazionale). Continua oggi il nostro racconto che vuole far rivivere questi campionati. Dopo lo scorso episodio che trattava la stagione 2004/05, facciamo un salto indietro nel tempo, fino alla stagione 1970/71.
La squadra del Professor De Palo è reduce dalla retrocessione dalla Serie A, avvenuta nell'indimenticabile 2-0 di Cagliari che ha consegnato lo scudetto ai sardi di Gigi Riva. Il Bari vuole a tutti costi riconquistare la massima serie e lo fa affidandosi a Lauro Toneatto, che torna così in Puglia a distanza di due anni, dopo la promozione del '69.
Per questo motivo viene confermata una grossa fetta della rosa dell'anno precedente. Ai vari Spalazzi, Galli, Loseto, Muccini, Spimi, Cané, Mario Fara, Tonoli, Pienti; si aggiungono l'attaccante Giulio Sega, il ritorno di Marcello Diomedi dalla Lazio, il centrocampista/ offensivo Marmo e il difensore Depetrini dal Torino.
Il Bari parte subito forte, rifilando un 3-0 alla Reggina e andando a vincere per 2-1 a Perugia. La squadra di Toneatto, guidata dalla coppia gol Fara-Marmo, disputa un eccellente campionato al Della Vittoria (a fine anno risulterà imbattuta), ma fa più fatica in trasferta. La concorrenza è agguerrita, con Mantova, Catanzaro, Atalanta e Brescia che rispondono colpo su colpo.
I biancorossi arrivano all'ultima giornata con la concreta possibilità di ritornare in Serie A. Il Mantova è l'unica che ha già ottenuto la matematica promozione, mentre restano da assegnare gli ultimi due posti. Il Bari ospita un già salvo Livorno, e a pari punti coi galletti c'è il Catanzaro, che se la vede col Brescia (obbligato a vincere per la A), e l'Atalanta, che gioca col Perugia. Le tre squadre vincono senza problemi e così chiudono entrambe al secondo posto a 47 punti.
Si deve passare ad un doppio spareggio, mediante un triangolare. L'ultima del girone a tre resta in B, mentre le altre due salgono in A. C'è grande fiducia in casa barese per la promozione. Il triangolare si apre il 20 giugno 1971 a Bologna, con Atalanta-Bari. Il Bari inizia male perdendo con i bergamaschi al termine di un match caratterizzato da numerosi incidenti (che portano alla sospensione dell'incontro, il cui parziale di 2-0 per l'Atalanta fu in seguito omologato). Tre giorni dopo l'Atalanta batte a Bologna il Catanzaro per 1-0 e festeggia la A.
L'ultima promozione si decide a Napoli, il 27 giugno. Quel Bari-Catanzaro richiama alla mente una delle indimenticabili e più discusse partite della storia dei biancorossi. Una contesa decisa dal gol del calabrese Mammì, viziato da un palese fallo di mano. Sugli spalti c’erano oltre ventimila tifosi baresi, un entusiasmo indescrivibile. Il Bari domina per lunghi tratti della gara, sfiorando il vantaggio a più riprese. La beffa a nove minuti dal termine, quando Mammì con un colpo di testa corretto con l’ausilio della mano spinge la palla alle spalle di Spalazzi. È il trionfo dei giallorossi, con il Bari che resta tra le lacrime in B.
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