Ottanta partite e 19 gol, tra campionato e Coppe. Fu questo il rendimento di Mirco Antenucci nell’unica esperienza all’estero della sua lunga carriera, che lo vide protagonista con i colori del glorioso Leeds United dal 2014 al 2016. Le due annate in Championship, la locale serie cadetta, si conclusero con altrettante salvezze.

Nel primo anno, l’attuale bomber del Bari, allora trentenne,  arrivò in Inghilterra dopo un ottimo campionato di B, concluso con 19 segnature personali nei ranghi della Ternana. E trascinò anche la sua nuova compagine, risultando il miglior marcatore stagionale con 10 reti, in un team che poteva contare su numerosi italiani in campo, come il portiere Silvestri, ora all’Udinese, il difensore Bellusci ed il centrocampista Tommaso Bianchi, oltre al presidente del club, Massimo Cellino.

Arrivò a gennaio 2015, invece, l’attaccante albanese Edgar Cani, importantissimo a Bari, l’anno prima, nel corso della meravigliosa stagione fallimentare. La stagione, comunque, fu piuttosto turbolenta, con ben 4 avvicendamenti in panchina (iniziò l’annata David Hoackaday, per essere sostituito a fine agosto da Neil Redfearn, al quale subentrò a settembre Darko Milanic, nuovamente avvicendato, un mese dopo, dallo stesso Redfearn). La compagine, dopo un inizio complicato, terminò, comunque, il proprio campionato quindicesima, con 56 punti, conservando la categoria senza troppi patemi.

L’obiettivo societario, però, era quello di riportare il Leeds in Premier League. E Cellino ci riprovò l’anno seguente, affidando la squadra al tedesco Uwe Rosler. Dopo un avvio promettente, però, i risultati non arrivarono, ed il mister teutonico finì per essere sacrificato ad ottobre. Al suo posto, arrivò Steve Evans. Ma il percorso del Leeds fu per molti aspetti simile all’annata precedente. Antenucci fece il suo, siglando 9 gol. Ma la squadra non andò oltre il tredicesimo posto in classifica, mettendo insieme appena 3 punti in più in graduatoria rispetto alla stagione antecedente. 

E l’attaccante scelse di tornare in Italia, firmando per la Spal, ed iniziando quell’entusiasmante percorso che lo avrebbe portato alla promozione in A con i ferraresi, ed a 2 salvezze consecutive in massima serie (il primo anno segnando 11 reti, il secondo 5). Poi, la scelta della punta di sposare il progetto del Bari, nel tentativo, ancora non riuscito, di riportare i galletti tra i cadetti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 24 febbraio 2022 alle 11:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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