Il Polito agitatore e trascinatore di folle non si vede più. Il “carro armato” e le ambizioni hanno lasciato spazio ad un ds amareggiato a (quasi) rassegnato. Quello andato in scena nel post partita di Lecco -e prima ancora nell’intervista mattutina a RadioBari- è un Polito ben diverso da quello che si era ammirato nella cavalcata dalla C alla stagione scorsa. Certo, il momento non è dei migliori, ma Polito sembra aver perso la propria verve carismatica. I tifosi, dal canto loro, hanno smesso di seguirlo. Osannato a capo spirituale della città -con annesso bagno di folla in occasione della festa promozione in Serie B- e da tutti considerato il principale fautore del miracolo sportivo dello scorso anno, è ora finito nel calderone delle accuse per l’inizio di stagione deludente.

La nuova stagione di Polito si era aperta con il silenzio e i dubbi sul rinnovo, a seguito della sconfitta in finale playoff. Da quel momento, l’inizio della fine del regno del ds campano. La prima conferenza stampa a fine calciomercato non è riuscita a spegnere le perplessità per una sessione di mercato enigmatica e ritardataria. I dubbi, poi, si tramuteranno in realtà e il Bari ad inizio stagione raccoglie solo una striscia deludente di pareggi.

La piazza mette, quindi, per la prima volta in discussione l’operato di Polito. Il quale, invece, si è sempre difeso a spada tratta fino ad affermare la superiorità della rosa attuale su quella precedente. Per queste ed altre convinzioni, la squadra è passata dalle mani di Mignani a quelle di Marino e, contestualmente -per stessa ammissione del ds- anche il futuro di Polito.

Purtroppo, anche l’allenatore siciliano e maestro di Polito non sta ottenendo i risultati sperati. L’audacia e la fortuna hanno abbandonato il ds dei galletti che, nella prossima partita, si ritroveranno senza punte di ruolo a disposizione. Rievocando beffardamente quel “abbiamo 7 attaccanti” confidato a settembre ad un tifoso.

Non di certo l’unica dichiarazione di Polito finita sotto inchiesta quest’anno. I tifosi faticano a perdonare il ridimensionamento di obiettivi, portati al “costruire le basi per la prossima stagione”. La situazione, ora, si fa incandescente. Il Bari si trova a soli due punti dai playout e davanti a 4 sfide fondamentali per la lotta salvezza. In caso di insuccessi si fa largo l’ipotesi di un ritorno in panchina di Mignani, che, unito al fallimento per la costruzione di una rosa “senza fame”, rappresenterebbe un ulteriore fallimento tecnico per un ds sempre più lontano dalle grazie della città.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 07 dicembre 2023 alle 08:00
Autore: Luigi Arbore
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