Il Bari vince ed, almeno per ora, lo fa anche convincendo. È bastato poco per capovolgere lo scetticismo di inizio stagione, con due prestazioni che hanno ribadito le ambizioni importanti di una squadra costruita sicuramente fra mille difficoltà, ma che alla fine del mercato è riuscita in ogni caso ad assumere una fisionomia completa, con alternative in ogni reparto e risorse importanti in panchina da sfruttare a gara in corso. Insomma, la ricetta vincente va senza dubbio preparata, ma al momento sul tavolo del cuoco Michele Mignani ci sono tutti gli ingredienti per elaborare una ricetta gustosa per il pubblico biancorossa. 

In un ambiente come quello barese che negli anni ha dimostrato di saper volare bene quando spinto dall'entusiasmo di un'intera città, recuperare la sintonia fra piazza e squadra è un presupposto fondamentale per una stagione positiva. Da questo punto di vista parte del lavoro è stato già fatto: se le prime uscite della stagione, aperta dalla sconfitta con la Fidelis Andria in Coppa Italia, avevano seminato un certo scetticismo, pian piano questo è stato sostituito da un sentimento di speranza.

Che potrà essere alimentato solo se il percorso di crescita iniziato in queste settimane proseguirà su binari positivi. C'è un elemento che può far ben sperare: in tutte le sue dichiarazioni, anche in quelle che hanno generato ironie su percentuali e stati di forma, Mignani ha sempre dimostrato di avere contezza di quelli che sono i limiti della squadra e gli elementi su cui lavorare per crescere. Una sensazione che, con ogni probabilità, in tempi recenti era stato in grado di dare solo quel Vincenzo Vivarini che riuscì ad infilare un filotto di risultati utili che portò il Bari ad un passo dalla B. 

Le idee, ora, vanno trasmutate in risultati sul campo: questo può essere fatto solamente con il lavoro e la pazienza. Le premesse sono incoraggianti, ma cullarsi su di esse non basterà.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 15 settembre 2021 alle 22:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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