Sergio Volpi, doppio ex di Bari e Sampdoria, non nasconde le emozioni in vista della sfida del San Nicola ai nostri microfoni: “Le emozioni sono forti perché il Bari mi ha permesso di diventare calciatore. Sono arrivato giovane e con l’aiuto del mister Fascetti e della fiducia della società sono diventato giocatore vero. Alla Sampdoria, invece, ho fatto meglio rispetto ad altre piazze: mi sono fermato sei anni e sono legato a entrambe le società”.

Un legame che va oltre il campo e tocca anche i tifosi, sui quali Volpi interviene in merito alla contestazione di entrambe le tifoserie e sulla diserzione di quella biancorossa per protesta verso la proprietà: “Il pubblico di Bari sa sempre cosa deve fare, è caloroso ed esigente ma non ha mai abbandonato la squadra, anzi nei momenti difficili è sempre stato vicino. Sono convinto che anche quest’anno darà una mano, lo testimonia il numero sempre elevato di presenti in trasferta. Lo stesso vale per la tifoseria della Samp, che lo ha dimostrato con i 20.000 abbonamenti. In entrambe le piazze c’è grande passione, non è un pubblico che abbandona”.

Sul fronte societario, Volpi non nasconde invece qualche dubbio: “Credo che la famiglia De Laurentiis sia una proprietà importante, ma bisogna capire cosa voglia fare realmente a Bari: se investire per riportare il club in Serie A o accontentarsi della Serie B. Entro il 2028 devono cedere la società, e questo inevitabilmente rappresenta un freno. Se so già che nel 2028 dovrò vendere, non è facile fare investimenti forti per puntare subito alla Serie A. Alla fine c’è sempre un interesse anche economico”.

Uno sguardo più ampio va al calcio di oggi: “È cambiato tutto rispetto ai miei tempi. Adesso quasi tutte le squadre vogliono costruire dal basso. Io non sono né pro né contro, ma sono per un calcio semplice: se si può giocare si deve giocare, ma se serve lanciare lungo non è un problema. Non deve essere un obbligo la costruzione dal basso”.

Infine un passaggio sul presente: “Adesso sto allenando il Castiglione in Eccellenza, mi diverto e vedremo in futuro cosa succederà. Mando un saluto a entrambe le tifoserie, unite anche da un gemellaggio: sono piazze importanti per il calcio italiano e spero che possano tornare presto in Serie A”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 27 settembre 2025 alle 09:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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