Andrea Masiello non ci sarà. La notizia, che già era nell’aria visti i precedenti stagionali che hanno sempre visto il difensore del Sudtirol evitare sistematicamente i confronti col Bari nel corso della regular season cadetta, è assurta ieri al grado di certezza nel momento dell’infortunio del trentasettenne, nel corso del turno preliminare playoff, vinto dai suoi per 1-0 sulla Reggina.

Dunque, nei confronti sul campo della prossima semifinale degli spareggi, che vedrà gli altoatesini opposti proprio al Bari (andata dopodomani a Bolzano, ritorno nel capoluogo pugliese il 2 giugno) gli uomini di Bisoli dovranno fare a meno di un giocatore-chiave per le loro fortune (ben 32 le sue apparizioni stagionali con la maglia bolzanina).

Masiello, che con la casacca del Bari raccolse ben 139 presenze con 4 reti tra il 2007 ed il 2011, a queste latitudini è ricordato, in negativo, come uno dei principali protagonisti dello scandalo calcio-scommesse, datato proprio 2011, con quel famigerato autogol segnato al S. Nicola contro il Lecce del 15 maggio di 12 anni fa, in un match terminato 2-0 per i salentini.

Curiosamente, la massima serie manca da queste parti proprio da quell’annata lì, terminata con una sciagurata retrocessione macchiata dalla vergognosa vicenda correlata alle giocate contra legem. Ora, sicuramente per la truppa di Mignani l’assenza di un atleta esperto come Masiello nelle file avversarie rappresenta un vantaggio non da poco, ed evita fortunatamente che si parli troppo della questione legata al suo nome ed ai trascorsi in parola.

Non c’è e non ci sarà, come in campionato, né a Bolzano né al S. Nicola. Ma lui, insieme ai suoi compagni, è ancora in lotta per la A che fu tolta a questa piazza, tanti anni fa, in una stagione maledetta che aprì il lungo cammino che portò il club in B, alla fine dell’era Matarrese, ai fallimenti, sportivi e non, che si sono susseguiti con le gestioni successive, fino al baratro della serie D ed all’avvento dei De Laurentiis.

Ora, crocevia del destino, una sola squadra, da questo lato del tabellone, passerà in finale. Ed ogni tifoso del Bari non può fare a meno di pensare che, se non toccherà ai galletti giocarsi la A fino all’ultimo, succederà viceversa a Masiello e compagni. L’augurio di pronta guarigione, relativamente all’infortunio patito, è umano e logico ci sia. Ma se una giustizia c’è, in questo calcio malato, il Bari deve lottare con tutte le forze per arrivare in finale. Perché il cerchio aperto da quello scandalo calcio-scommesse deve chiudersi, una volta per tutte. Ed il solo modo che hanno, i ragazzi di Mignani, per continuare il sogno, è quello di eliminare Masiello e soci dalla lotta. E farlo pensando alle lacrime versate dai tifosi biancorossi, in quell’annata dannata, può dare a tutti, squadra e tifoseria, una motivazione in più.    

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 27 maggio 2023 alle 19:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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