Terzo posto in classifica ancora saldo per il Bari dopo il pareggio in extremis contro il Cagliari. Una partita dall'andamento particolare e che abbiamo ripercorso con l'ex difensore biancorosso Alessandro Del Grosso: "I sardi sono cambiati molto in questi mesi. Stavano quasi riuscendo a portare a casa i 3 punti. C'erano pochissimi spazi per il Bari, si sono chiusi benissimo. Era una gara molto dura e difficile perché quando prendi gol dopo 90 secondi, salta tutto il piano partita che avevi preparato. I galletti hanno incassato un bel pugno ma ha avuto una bella reazione. Il pareggio è arrivato solo nel finale perchè ci hanno sempre creduto e combattuto. Anzi se fosse arrivato prima, si poteva sperare qualcosa in più".

La superiorità numerica: "Espulsione giusta, gomitata di Lapadula chiara. Tuttavia ritengo che anche se fosse rimasto in 11, i biancorossi avrebbero continuato a giocare come stavano facendo".  

Il valore di Antenucci: "Quando i giocatori importanti vengono chiamati in causa, la partita cambia. Non era facile battere un rigore del genere. Il peso c’era ma lui ci ha sempre messo la faccia. Lo stimo molto, ha carattere. Rimane il giocatore simbolo della squadra. Non si è mai lamentato per il poco spazio, anzi sempre dato il massimo quando impiegato. Per questo è un esempio per i giocatori che si credono prime donne".

La sfida Mignani-Ranieri: "Mignani giovane ma all’altezza di un allenatore esperto e scaltro come Ranieri. Tatticamente è stata una partita interessante. Ranieri ha studiato bene dove far male al Bari e come non farlo giocare. Era difficile penetrarli così Mignani ha cercato di spingere sugli esterni, cambiando modo di attaccare. Strategia risultata efficace".

Nel prossimo turno è prevista la trasferta di Brescia, in crisi da mesi e penultimo in classifica: "Non mi fido. Ha appena cambiato allenatore ed in questi casi c’è sempre uno scatto d’orgoglio, anche nell’approccio alla gara. Cellino è un vulcano, cambia spesso rotta ed alla fine paga sempre l’allenatore. Mi dispiace per Possanzini, lo conosco, ci ho giocato insieme. Ora c'è Gastaldello che non avrà molto tempo per allenare. Prima deve pensare ai suoi e poi al Bari. Difficile mutare la mentalità in pochi giorni. Per me proverà a fare una partita difensiva e spingere in contropiede. I galletti devono avere le antenne dritte".

Sezione: La sciabolata / Data: Mar 21 febbraio 2023 alle 12:00
Autore: Gianmaria De Candia
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