Sono particolari inediti quelli che stanno trapelando in queste ore, all'indomani dell'arresto dei 3 capi ultras della tifoseria barese. L'ultimo episodio, davvero increscioso, riguarda l'immediato post-partita della gara Bari-Chievo, terminata 1-2 per i clivensi nella passata stagione.

Qualcosa a metà fra la forte paura dei calciatori biancorossi di essere "picchiati" dai propri sostenitori e la solidarietà di colleghi (nella fattispecie un calciatore del Chievo), che vedendoli in difficoltà hanno offerto loro un soccorso fondamentale. Marco Rossi, lo scorso anno a Bari, racconta davanti ai P.M.: "Per Bari-Chievo, è successo un fatto abbastanza grave. Mi trovavo nella saletta anti-doping (per i classici controlli al termine del match, ndr), e, non si sa come, sono riusciti ad entrare negli spogliatoi due capi ultras. A me, essendo nella sala antidoping, che è prima dell'entrata negli spogliatoi, mi hanno subito visto e hanno cercato di entrare. Per fortuna un calciatore del Chievo, è riuscito velocemente a chiudere la porta a chiave, e da li ci siamo salvati".

Andrea Masiello, altro ex biancorosso, al centro dello scandalo, ha confermato l'episodio: "Uno ha provato a forzare, ad aprire la porta per entrare (della sala antidoping, ndr). Ma il calciatore del Chievo si è messo di spalle alla porta per non farli entrare". Brutte circostanze, che francamente non pensavamo neanche fossimo costretti in questi giorni a raccontare.

 

Sezione: News / Data: Ven 11 maggio 2012 alle 16:30
Autore: Davide Giangaspero
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