Una squadra che vuole vincere e convincere in un campionato difficilissimo quale la Lega Pro, non può fare a meno in rosa di elementi multiruolo, bravi a ricoprire più posizione in campo nel corso dei novanta minuti. E il Bari, tessuto sapientemente questa estate dal direttore Polito, ne possiede diversi dallo spiccato valore.

Su tutti Mattia Maita, uno che partita dopo partita sta dimostrando di essere un lusso per questa categoria. Il centrocampista messinese, per sua stessa ammissione, preferisce giocare da mezz'ala, ed è lì che Mignani lo ha impiegato nelle prime gare di campionato. Complice l'assenza di Di Gennaro e la squalifica di Bianco, Maita nelle ultime partite si sta adattando da play basso davanti alla difesa, mettendo ancora una volta in bella mostra le sue doti eccelse. Il regista è un ruolo che aveva già ricoperto a Catanzaro e l'impressione è che in attesa del pieno e definitivo recupero del regista ex Cagliari e Cesena, Maita non verrà toccato da quella posizione.

Sempre a centrocampo non si può menzionare il tuttocampista biancorosso, per usare le stesse parole di Polito. Alessandro Mallamo, dopo due annate proficue in serie B, è sceso di categoria convinto dal progetto biancorosso e dalle idee di Mignani. Lui, che nasce esterno di centrocampo, si trova a suo agio quando ha a disposizione una buona fetta di campo. Il gol contro il Picerno nasce, infatti, da una sua invenzione. Mallamo però è stato impiegato anche da mezz'ala, ruolo in cui si sa disimpegnare egregiamente. Attualmente lotta per un posto a centrocampo con Manuel Scavone, altro giocatore che sa ricoprire quasi tutti i ruoli dalla metàcampo in su. Basti ricordare la bella rete segnata da trequartista puro alla prima di campionato.

In avanti da citare Manuel Marras, impiegato con continuità da Mignani, che ne sfrutta le caratteristiche - uniche in rosa -. Il piccolo attaccante genovese è impiegato da spalla d'attacco accanto ad un centravanti fisico come Simeri o Cheddira, spesso quando il Bari ha di fronte una difesa a tre. Questo perché Marras attacca la profondità ed è abile a inserirsi negli spazi creati dall'altro attaccante. Più volte è stato anche arretrato nel ruolo di trequartista, per premiare la sua buona visione di gioco. Finora Marras non ha mai deluso. Manca solo il primo gol stagionale.

Sezione: News / Data: Sab 09 ottobre 2021 alle 08:00
Autore: Claudio Mele
vedi letture
Print