E' clamoroso quanto successo ieri a Caserta, con i padroni di casa della Casertana decimati da casi Covid e costretti a giocare per regolamento in nove contro la Viterbese. Arrabbiato ed amareggiato, Gigi Castaldo si è sfogato in conferenza stampa: “Lo dicevo anche in campo durante la partita. Mi vergogno di essere italiano e calciatore. Si è toccato il fondo. Si è giocato con la vita delle persone. Durante la gara mi veniva da ridere. Forse da capitano ho sbagliato a non radunare la squadra dicendo di non scendere in campo. Si è messa una partita di calcio davanti alla vita. Siamo rappresentati malissimo. La speranza è che i tre ragazzi che stavano male risultino negativi. Se si è sbagliato qualcuno deve pur pagare. Non c’è stato buonsenso. Devono vergognarsi tutti. Si è toccato il fondo. Il presidente della Viterbese guarda il proprio tornaconto, ma è una vergogna spingere per scendere in campo nonostante un focolaio del genere. Non parliamo di una partita persa. Qui si è giocato sulla salute delle persone. Devono vergognarsi. Forse una partita di calcio viene prima di tutto”

Sezione: Serie C / Data: Lun 21 dicembre 2020 alle 13:00
Autore: Claudio Mele
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