Un biennio di risultati soddisfacenti, con altrettante salvezze centrate alla testa di un Bari non certo trascendentale. Questo il percorso sulla panchina biancorossa di Guido Carboni, allenatore dei galletti dal 2004 al 2006.

 Il suo ricordo della piazza pugliese, fornito in esclusiva alla nostra redazione, è nitido: “Questa città la conosco fin troppo bene. Ho ancora nella mente i molti momenti belli. Fu davvero emozionante, quando inanellammo parecchi risultati utili consecutivi, e sognammo i playoff. Rammento quando, prima di andare a giocare a Torino, con i granata, dopo questa serie importante, vennero 1500 persone ad incitarci, al S. Nicola, durante un allenamento. Lavorare per il Bari vuol dire questo. Ricordo l’entusiasmo, e la spinta dei tifosi.”

Una componente, quella del tifo, che quest’anno potrà tornare molto utile ai galletti, con la riapertura delle porte degli impianti al pubblico: “Sono molto felice del ritorno della gente sugli spalti, e so che sarà un fattore importante, per i biancorossi, nel campionato in corso. Mi emozionò molto, alla fine del primo anno, l’applauso ricevuto sotto la curva, al termine di una stagione travagliata, partita tra mille difficoltà. Quando le cose van bene, Bari è una piazza che regala grandi gioie, una passione unica che ti entra nella pelle. Subimmo anche qualche torto arbitrale, altrimenti quella squadra avrebbe potuto puntare più in alto. Comunque, quello barese è un contesto di livello assoluto. Ce ne sono davvero pochi, così, in Italia.”  

Sezione: Amarcord / Data: Mer 01 settembre 2021 alle 17:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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