Al termine della stagione regolare, nel 1986, un Bari appena retrocesso in B, a causa del penultimo posto in graduatoria conseguito in massima serie, partecipò, con Bruno Bolchi in panchina, al torneo estivo organizzato dalla Lega Nazionale Professionisti. A contendersi il trofeo, 12 squadre del campionato di A appena terminato, suddivise in 3 gironi da 4 squadre.

I biancorossi capitarono con Napoli, Avellino ed Inter. La prima gara, con i partenopei, il 4 maggio 1986, si risolse in una fragorosa vittoria dei pugliesi per 4-0, grazie al gol di Amedeo Carboni dopo un quarto d’ora, seguito dalla doppietta di Rideout in apertura di secondo tempo e dal sigillo finale di Roselli al 72’. La successiva sconfitta per 1-0 contro l’Avellino sembrò complicare i piani dei galletti, che per qualificarsi al turno successivo non dovevano perdere contro i blasonati milanesi.

La rete di Mandelli portò in vantaggio i nerazzurri, poi raggiunti ad una ventina di minuti dal termine da un calcio di rigore vincente di Cowans. Grazie ad una fortunosa combinazione di risultati, con gli interisti battuti 2-1 nel successivo incontro con i lupi campani, i 3 punti raccolti in altrettante partite bastarono a centrare il secondo posto in classifica, dietro proprio all’Avellino, ed a mettere a segno il passaggio del turno. Restarono in corsa 6 squadre, suddivise in due gruppi da 3. Al Bari toccarono in sorte Pisa e Torino.

Dopo il pareggio per 1-1 con i granata, con rete al 66’ di Rideout, e pareggio piemontese sei minuti dopo, siglato da Sabato, divenne decisiva la sfida ai toscani. Per uno strano caso del destino, tutte le segnature di quello spettacolare 4-2 che consentì al club dei Matarrese di accedere alla finale furono messi a segno da gente che, prima o dopo, avrebbe avuto a che fare con i colori del Bari. Ad aprire le marcature a favore dei biancorossi fu un’autorete del pisano Colantuono, dopo 14 minuti. Pareggiò, a pochi istanti dalla fine della prima frazione il centrale difensivo Domenico Progna, che qualche anno dopo avrebbe vissuto annate altalenanti in riva all’Adriatico.

Nella seconda frazione, ancora una duplice segnatura di Rideout portò il risultato sul 3-1 per i pugliesi, ed a nulla servì il gol della doppietta di Progna. A spegnere ogni velleità della società di Anconetani, infatti, arrivò a quattro giri di lancette dal termine il suggello di Gordon Cowans. Galletti, dunque, in finale, poi disputata a Benevento contro gli avellinesi, capaci di eliminare Juventus ed Udinese.

Questo derby meridionale come atto conclusivo della competizione, tra due compagini reduci da una stagione non certo entusiasmante,  con gli irpini salvi per un soffio ed i baresi retrocessi, fu certamente favorito dalla mancata partecipazione alle gare dei calciatori convocati dalle nazionali per i successivi mondiali in Messico di quell’estate.

Ad avere la meglio, il 19 giugno, furono i biancoverdi che vinsero per 3-2, grazie ad una doppietta di Angelo Alessio ed una rete di Benedetti, nonostante i gol biancorossi di Rideout e Sclosa. Curiosamente, il bomber inglese segnò in queste partite complessivamente ben 6 reti, quante ne aveva realizzate, nei mesi precedenti, in un intero campionato.  

Sezione: Amarcord / Data: Mar 05 aprile 2022 alle 17:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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