Tutto cominciò in un pomeriggio del lontano 2008,  che avrebbe dato il via ad una storia calcistica fatta di continui alti e bassi, sia nella carriera che nel rapporto con la città di Bari. Il 25 ottobre di quell'anno i biancorossi scesero in campo contro il Grosseto ed Antonio Conte scelse di affiancare a Paulo Barreto un giovane in rampa di lancio, quel Francesco Caputo ora protagonista in Serie A con addosso la maglia del Sassuolo. 

I biancorossi, provenienti da anni difficili, erano finalmente tornati a risiedere nelle zone alte della classifica, ed iniziavano a coltivare sogni più importanti di una semplice salvezza, inevitabile obiettivo posto ad inizio stagione data la magra degli anni precedenti. L'avversario non era dei più semplici, perché i toscani arrivavano al San Nicola forti della prima posizione in classifica conquistata grazie al rinvio della gara precedente del Sassuolo, fino ad allora capolista, che avrebbe dovuto giocare proprio contro i galletti.

Caputo era sceso in campo solamente in due occasioni: per sette minuti nella prima giornata contro la Triestina e da titolare contro il Modena. L'occasione concessagli da Conte doveva essere onorata, ed il centravanti riuscì a sfruttare al meglio la fiducia riposta in lui dal tecnico. Il Grosseto, infatti, venne affossato grazie ad una splendida tripletta del giocatore altamurano, salito per la prima volta alla ribalta nazionale. 

La carriera del giocatore è poi proseguita a fasi alterne, passando da un discusso addio a quel Bari di cui ha indossato anche la fascia di capitano per arrivare alla Serie A conquistata da protagonista ad Empoli. Ora Caputo è a Sassuolo, ed ha 32 anni, pur con qualche difficoltà in più avuta in questa stagione, pare non avere nessuna voglia di fermarsi.

Sezione: Amarcord / Data: Mer 27 novembre 2019 alle 21:00
Autore: Raffaele Digirolamo
vedi letture
Print