La prima sconfitta in campionato è arrivata in un momento molto delicato in casa Bari. Il 2-1 incassato dal Parma al Tardini ha ravvivato i malumori della tifoseria, che ora più che mai si interroga circa il progetto dei De Laurentiis e si domanda quale sarà il destino della squadra in un futuro che è colmo di interrogativi. La marcia singhiozzante degli uomini agli ordini di mister Mignani, i continui esperimenti tattici e i punti in classifica ottenuti finora sono il frutto di una campagna acquisti estiva che non ha convinto l'ambiente e che adesso fa emergere un interrogativo tra i tanti: a che punto è il piano imprenditoriale con obiettivo la Serie A?

Se adesso è quasi prassi vedere il classico "bicchiere mezzo vuoto", in realtà c'è un dato che non deve essere trascurato e che può rincuorare anche il tifoso più scettico. Una particolare curiosità e una sorta di analogia col passato che può riaccendere la speranza nei tifosi. Dopo il fallimento del 2018 e la conseguente rinascita dalle ceneri della Serie D, il primo anno sotto la gestione De Laurentiis arrivò subito la promozione in C. La squadra biancorossa, allenata all'epoca da mister Cornacchini, concluse al primo posto un campionato dominato in lungo e in largo, candidandosi l'anno dopo subito per una stagione da protagonisti.

Il secondo anno i galletti non delusero le attese e arrivarono fino alla finale playoff, valida per la promozione in B. Con Vivarini alla guida del gruppo, il Bari perse di misura la decisiva sfida con la Reggiana, facendosi sfuggire sul più bello il clamoroso "doppio salto" (proprio come l'anno scorso). Dalle rovine di quella squadra, nonostante le ambizioni importanti, nacque poi un gruppo abbastanza eterogeneo che l'anno dopo si rese protagonista di un'annata piuttosto anonima. Anche in quell'occasione i malumori aumentarono gradualmente e la pazienza dei tifosi si ridusse ai minimi storici. Ed è proprio qui che la storia sì ripete.

L'analogia con il passato si inizia a concretizzare con l'arrivo di Mignani sulla panchina biancorossa esattamente tre anni fa. Al primo tentativo è arrivato il trionfo in campionato in quello che a tutti gli effetti doveva essere invece una sorta di "anno zero". L'anno da neopromossi in Serie B invece è storia recente, con un rendimento al di sopra delle aspettative e la sconfitta di misura, ancora una volta 1-0, in finale playoff proprio come successe con la Reggiana.

Dopo la bruciante sconfitta in finale playoff col Cagliari può essere che la società abbia effettivamente bisogno di un anno ulteriore per rielaborare le idee e selezionare con cura gli uomini su cui puntare per poi far sul serio. Il calciomercato ha portato una rivoluzione della rosa non molto gradita dalla tifoseria e che ha riportato il progetto tecnico-tattico di Mignani ad uno stato embrionale che necessiterà di pazienza.

Come successo con l'anno di D, seguito dai tre di C; anche per la massima serie - almeno fosse confermata la tendenza - ci potrebbero allora volere tre anni. Che sia questo o meno il modus operandi del club solo il futuro potrà dircelo. La speranza naturalmente è che, dopo un eventuale anno di transizione, possa davvero arrivare la stagione della rivalsa in grado di far dimenticare quella maledetta finale playoff. Proprio come è già accaduto in passato.

Sezione: Copertina / Data: Sab 30 settembre 2023 alle 17:00
Autore: Carmine Panarella
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