Il pareggio ottenuto contro l'Acireale non ha di certo frenato le ambizioni di un Bari sempre in testa alla classifica, che lo vede stabilmente al comando con ben nove lunghezze sulla Turris. 

Onore al merito. Prima di analizzare al dettaglio la prestazione offerta dai padroni di casa, è quantomeno doveroso sottolineare l'ottima gara disputata dai siciliani, che al 'San Nicola' hanno confermato quanto di buono fatto negli ultimi due mesi. Per nulla intimoriti dal blasone nemico, l'Acireale è scesa in campo sicura, ordinata e con le idee ben chiare su quello che sarebbe dovuto essere il suo atteggiamento, positivo e propositivo soprattutto nella prima mezz'ora. Il gol del momentaneo vantaggio, arrivato al 20', ha di fatto suggellato una prova sin a quel momento all'altezza delle aspettative. 

Sopraffatto dall'avversario, il Bari è riuscito solo nella ripresa ad alzare i giri di un motore che, nei primi 45', ha viaggiato parecchio a folle, con la capolista apparsa molle, prevedibile, a tratti svogliata. Un approccio alla partita tutt'altro che rabbioso, come successo spesso in questo campionato. Presa la sberla, i biancorossi sono tornati in campo più decisi. A fare però la differenza sono stati gli ingressi in campo di Simeri e soprattutto Iadaresta, autore della rete che ha permesso ai ragazzi di mister Cornacchini di mantenere inalterata l'imbattibilità casalinga. 

A fine match non sono mancati i mugugni. Non tanto per il risultato di parità, quanto per la prova offerta dal Bari nei primi 50 minuti di partita in cui, complici anche le non perfette condizioni di Floriano e la prestazione sottotono di uno spento Pozzebon, i biancorossi non sono mai riusciti a rendersi pericolosi.

Ma quale sudditanza. Mai come questa volta, ad incidere sull'andamento (e sul risultato) del match è stata anche la conduzione arbitrale, con il Bari che più di una volta ha recriminato per falli da rigore non concessi. Ed in un paio di occasioni, le proteste dei padroni di casa sono sembrate più che legittime e condivisibili. Questo in barba a chi, nel recente passato, si è permesso di accusare le varie terne arbitrati di soffrire psicologicamente  i biancorossi, che al contrario hanno patito più di una volta alcune discutibili decisione dei direttori di gara. Come contro l'Acireale.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 24 febbraio 2019 alle 20:15
Autore: Andrea Dipalo
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