Bari boom boom. Il cammino in campionato dei biancorossi è già in discesa dopo la seconda vittoria consecutiva ottenuta contro la Sancataldese. Un doppio squillo lanciato al resto gel gruppo, che già insegue: il Bari, come da previsione, è e sarà lepre forse imprendibile.

Grandezza e superiorità. La squadra assemblata e gettata nell'incerta mischia della serie D è già promossa. Sette i gol messi a segno nelle prime due uscite di una torneo che sta assumendo gli attesi contorni di rinascita mista a rivincita, tanto evocata in queste settimane dai tifosi, presenti ieri in gran massa al 'San Nicola' per incitare i ragazzi di mister Cornacchini, a loro volta capaci di contraccambiare così tanto affetto con una vittoria netta, per 4-1.

Una giornata di festa. A fine gara il presidente dirà di essere rimasto letteralmente stupito dell'entusiasmo percepito. In tredicimila hanno risposto all'appello, presentandosi allo stadio con animo agguerrito ma allo stesso tempo rasserenato dopo le tante vicissitudini. Tutte, ovviamente, negative, che lasciamo volutamente alle spalle e di cui sarebbe opportuno non parlare più. 

Tutto fila liscio a gonfie vele, dunque. In fondo, un Bari così forte (proporzionando il giudizio alla categoria di appartenenza) non lo si era mai visto. La superiorità palesata è stata evidente, così come le enormi potenzialità di un gruppo che ora può solo migliorare e crescere ulteriormente. Per la felicità della proprietà e di quanti non hanno mai smesso di amare il bistrattato galletto, riproposto in grande stile e proiettato vero grandissimi traguardi. Sportivi e societari.

Ebbene, si doveva necessariamente cadere in basso per poter finalmente puntare in alto. Il fallimento di cui non vorremmo più parlare, ha partorito qualcosa di straordinario. In termini tecnici e soprattutto d'entusiasmo. E alzi la mano chi, oggi, preferirebbe tornare indietro e restare magari in serie B nelle mani di un qualsiasi mediocre imprenditore piuttosto che sostenere e puntare tutto sul nuovo Bari. Che convince e avanza con prepotenza. A prescindere dalla categoria, perchè una piazza così non si fa di certo inibire dalla polvere di qualche stadio sconosciuto. Di questo passo, molto presto si potrà davvero risorgere. Ma questa volta, in grande stile. Con ambizione, la stessa già messa in campo dalla proprietà De Laurentiis, per nulla pentita della sfida intrapresa. Una sfida tutta da vivere. E da vincere.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 24 settembre 2018 alle 16:30
Autore: Andrea Dipalo
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