La bandiera biancorossa potrebbe ammainarsi, e questa volta in maniera definitiva. L’ennesima penalizzazione verrà ufficializzata a breve, la motivazione è la solita: stipendi di gennaio-febbraio non pagati.

Insolite, invece, suonano le parole di Garzelli: “Il nostro compito si è esaurito prima, con le precedenti 'puntate'. Un club che non fa utili non può andare avanti da solo (….). E anche l'iscrizione al prossimo campionato è seriamente a rischio”. Segnali di una resa ineluttabile che rabbrividisce, frustra, gela, dunque: siamo davvero alla fine? Domanda che non diviene affermazione solo per il cuore biancorosso che non vuol immaginare di non poter battere. Altri problemi si presenteranno. La società versa in condizioni disastrose, 25 milioni di passivo sono troppi, nel momento in cui il valore della stessa è pari a meno della metà. A fine mese si dovranno versare all'erario i 500 mila euro del debito rateizzato ed a giugno ci sarà la nuova scadenza per il pagamento degli stipendi. Il club di via Torrebella, in sintesi, dovrà trovare 6,5 milioni entro il 16 giugno per potersi iscrivere al prossimo campionato. Ed anche qualora ci fosse qualche miracolo, o l’ennesimo salvataggio in extremis dei Matarrese, non si capisce davvero da dove si possa ripartire. Garzelli, Angelozzi, mister Torrente, sono in scadenza di contratto. Dato per certo l’addio del tecnico di Cetara che emigrerà verso più sicuri ed ambiziosi lidi, per quale motivo direttore generale e sportivo dovrebbero restare a fare da parafulmine in una tempesta dalla quale proprio non sembra potercisi salvare? La società verrà smantellata e con essa la squadra: i vari Lamanna, Polenta, Sabelli, Romizi, Ghezzal, Fedato, Bellomo non resteranno sicuramente in Puglia. Con loro partiranno, molto probabilmente Ceppitelli e Sciaudone che hanno già richieste importanti.

Il problema, dunque, non è solo “da dove”, ma anche da chi ripartire. Così, questa volta, sembra che i titoli di coda si apprestino a comparire sul film del galletto, un film lungo 105 anni, nel quale momenti magici sono stati accompagnati da momenti di buio, mai, pesto come oggi. Il Bari dei Gillet, Loseto, Mazzoni, De Trizio, Cicogna, Spimi, Carlini, Galli, Terracenere, Bretti, in rigoroso ordine di presenze, potrebbe diventar presto ricordo da almanacco del calcio ma…i riflettori sul San Nicola non sono ancora spenti. Con una flebilissima speranza nel domani, non resta che sostenere Caputo e compagni,  sia che siano solo gli ennesimi atleti ad indossare la casacca biancorossa, sia, che siano gli ultimi.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 17 aprile 2013 alle 11:00
Autore: Gianluca Lippolis / Twitter: @GianlucaLippoli
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