Ag. Simeri a TuttoBari: "Non si fermerà più, si sentiva in colpa. Auteri lo rivoleva, ma Polito si è offeso"

Simone Simeri è tornato a colpire. Dopo oltre un anno che non segnava al San Nicola (dal decisivo 2-1 con la Carrarese in semifinale play-off), contro il Monterosi Tuscia ha finalmente timbrato il cartellino subentrando dalla panchina, chiudendo la sfida sul 4-0 e facendosi perdonare per l’errore grossolano nel pareggio di Potenza. Vincenzo Pisacane, agente dell’attaccante campano, ha commentato ai microfoni della nostra redazione questo gol che sa di rinascita, visti gli infortuni subiti e la cessione all’Ascoli dello scorso gennaio: “Era molto contento, era felice. E mi ha promesso che ora non si fermerà più. Poi Simone a Bari è come se volesse sempre dare qualcosa in più, perché comunque è amatissimo dai tifosi e lui ama i tifosi. Quindi si sentiva anche un po’ in ‘colpa’, voleva e vuole portare il Bari dove merita”.

Il rapporto con Polito è splendido. Simeri, infatti, è l’unico pupillo del dirigente napoletano ad essere stato portato ovunque dal diesse biancorosso, nelle comuni esperienze con Juve Stabia, Ascoli e adesso Bari… “Con Polito ha un ottimo rapporto. Cosa è mancato l’anno scorso io sinceramente non lo so, però so che il direttore ha una mentalità vincente, uno che vuole arrivare. È molto bravo nel suo lavoro, riesce comunque a far rigare dritto i giocatori, a farli stare bene e fa spogliatoio. Lui è un guerriero, su questo sono convinto che fino all’ultimo giorno cercherà sempre di tirare fuori qualcosa di meglio dalla squadra”.

L’esultanza e la concorrenza in attacco… “Il pallone sotto la maglia? Sì, perché aspetta un bimbo. Antenucci, Cheddira e Paponi? Non si deve preoccupare della concorrenza, è giusto in un grande club averla, ma il campionato è lungo e ognuno avrà assolutamente il proprio spazio”.

Il procuratore ha svelato qualche retroscena di mercato, tra cui spicca anche la richiesta dell’ex Auteri, che nonostante a Bari lo abbia utilizzato con il contagocce lo avrebbe rivoluto con sé: “Infatti non sarebbe mai andato a Pescara proprio per questo. In tanti hanno pensato a Simone. Quando l’ho detto a Polito si è offeso, mi ha detto che non era sul mercato e non voleva assolutamente neanche ascoltare le offerte che sarebbero arrivate”.