Mirco Antenucci si è finalmente riconquistato le prime pagine dei giornali, grazie ad una splendida semirovesciata realizzata proprio nello scontro al vertice del San Nicola con il Catanzaro. Per commentare il grande ritorno del bomber molisano, TuttoBari.com ha sentito il parere di Gian Piero Ventura: “Credo che ne avesse bisogno perché ha sofferto l’anno scorso, in questo ha la possibilità di riprendere in mano la situazione. È un giocatore che in questa categoria fa e ha sempre fatto la differenza, quindi questo gol credo che sia un incentivo a riprendere la leadership all’interno della squadra in previsione di una lunga cavalcata, che mi auguro avvenga sia per il Bari che per quella personale di Antenucci. L’anno scorso dopo le prime partite avevo avuto la sensazione che il Bari avesse delle difficoltà, quest’anno soprattutto come squadra ho avuto la sensazione che possa ritagliarsi uno spazio importantissimo, e quando dico ciò intendo dire una promozione. Ed è chiaro che tutto questo avviene se i giocatori hanno un atteggiamento completamente diverso dallo scorso anno in cui Antenucci ha incontrato qualche difficoltà. Poi ho visto che in una-due partite non ha giocato e con grande umiltà si è messo a disposizione della squadra: è un segnale assolutamente di grande maturità e professionalità”.

Due reti nelle ultime quattro gare. La lunga crisi di gol su azione sembra essere stata scacciata“Nel calcio l’aspetto psicologico incide notevolmente, però poi incide anche la forza della squadra: l’anno scorso c’erano grandi aspettative, ma non aveva la competitività che ha quest’anno. Quindi è chiaro che quando un giocatore viene messo in un contesto di qualità, organizzazione di squadra e di compattezza di gruppo diventa più facile esprimersi. Credo che tutto questo faccia parte di quest’annata e non di quella scorsa: oggi Antenucci in primis ma anche tutti gli altri sono messi in condizione di potersi esprimere al meglio; Mignani sta facendo un ottimo lavoro e mai come quest’anno sono tra i favoriti, non perché si chiamano Bari, che sarebbe un errore madornale pensarlo, ma semplicemente perché è una squadra competitiva, allenata bene e che ha dimostrato grande maturità e convinzione. Quindi questi sono tutti presupposti per fare qualcosa di importante”.

Ventura conosce benissimo il numero 7 biancorosso, autore di ben 12 sigilli e 8 assist nelle comuni avventure tra Pisa e Torino: “Un aneddoto? Noi siamo andati in Serie A con il Torino nell’anno della B. Ho scoperto Antenucci alla settima di campionato, faceva la punta insieme a Rolando Bianchi. Giocavamo a Genova contro la Sampdoria e gli chiesi per la prima volta di fare la punta esterna, perché avevo bisogno di quello, e lui mi disse: ‘Non c’è problema’. Avrebbe potuto obiettare, invece quando un giocatore usa il noi al posto dell’io è un segnale di grande maturità assolutamente importante. Fece la punta esterna, spaccò la partita e ci fece vincere a Genova. Questo per dire che è un giocatore che antepone il discorso personale in funzione della squadra. Credo che Antenucci a Bari sia un lusso e mi auguro per lui e per il club, visto che io tifo Bari, che questo connubio ci porti a riprendere quello che Bari merita”.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 05 novembre 2021 alle 07:00
Autore: Gabriele Bisceglie
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