Intervistato in esclusiva ai nostri microfoni, l’ex Salvatore Guastella ha voluto spezzare una lancia in favore della rosa del Bari, in particolare sui giocatori che spesso vengono presi di mira dalla tifoseria poiché accusati di non impegnarsi abbastanza: “In questa squadra non ho mai visto qualcuno risparmiarsi. A volte leggo tra i social alcuni che criticano poiché sono convinti che qualcuno si risparmi. Io vorrei frugare ogni dubbio: nella mia vita non ho mai visto o sentito dire di spogliatoi che accettassero qualcuno che non desse il massimo. Se fosse accaduto, sarebbe stato emarginato dallo spogliatoio. Non c’è qualcuno che entra in campo e appositamente non dà il massimo, verrebbe attaccato al muro, e quando giocavo è successo. C’è talmente tanta concorrenza nel Bari che non puoi permetterti di non dare il massimo. I tifosi non devono arrendersi prima che finisca il girone d’andata, non ha senso, che senso di squadra trasmetti? Con i tre punti bastano due scivoloni e sei a ridosso. Anche a Palermo la partita è stata influenzata da episodi, come quello di D’Ursi con cui potevamo chiuderla e il tiro della vita di Lucca. In questa piazza ci si deprime e ci si esalta con troppa facilità. Proprio perché ci chiamiamo Bari, per le avversarie si tratta sempre della partita della vita”.

Chiosa finale sui suoi giocatori preferiti di questo 2020: “Di Cesare è molto attaccato al ruolo e alla promessa che si è fatto per riportare il Bari in Serie B. È un esempio, ma come lui ce ne sono tanti altri. Non saprei a chi dare il premio del migliore. Antenucci si è permesso di dire una cosa per cui è stato subito attaccato; secondo me ha fatto bene a dirlo, lui è attaccato al Bari e ci tiene a ritornare in B. Simeri purtroppo ha un po’ più concorrenza degli altri anni ma vorrebbe spaccare il mondo. Come lottatore è d’esempio. Ce ne sono tanti come loro. Molte persone non tengono conto del fatto che il calcio non è l’atletica, qui ci sono mille incognite che influenzano le prestazioni”.

Sezione: Esclusive / Data: Sab 02 gennaio 2021 alle 19:00
Autore: Gabriele Ragnini
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