L’esordio di sabato in Coppa Italia C potrà dare importanti indicazioni al mister Mignani e alla dirigenza del Bari tra campo e mercato. Per saperne di più abbiamo sentito Giuseppe Ingrosso in esclusiva. L’ex terzino sinistro, cresciuto nelle giovanili biancorosse e con 87 apparizioni in prima squadra tra il 2001 e il 2008, si è così soffermato sulla figura di mister Mignani: "Non lo conosco tantissimo ma ne sento parlar bene. Durante la preparazione c’è stato il problema del Covid ma riguarderà tutte le squadre durante l’anno. Spero che il mister capisca la piazza. Bari è molto particolare, bisogna vincere e fare anche un buon gioco. E’ stato tanti anni nel calcio che conta e trovarsi in C non è facile per i tifosi".

Sul mercato: "Hanno fatto dei buoni movimenti ma è presto per un giudizio, gli ultimi colpi si fanno alla fine e sono quelli più importanti perché vanno a toccare i punti giusti per completare la rosa. Problema esuberi? Si sapeva, ci sono giocatori con contratti pesanti e cederli non è facile".

L'esordio in Coppa italia C: "E’ un trofeo importante e che fa piacere portare a casa. La vinsi con il Foggia e in quello stesso anno perdemmo la finale playoff con l’Avellino ma avevamo creato la giusta mentalità, ogni volta che giocavamo lo facevamo per vincere. A Bari servirà per mettere minuti nelle gambe. L’Andria? Giocare un derby ti porta sembra a dare qualcosa in più, soprattutto quando l’avversario è il Bari, fanno sempre la partita della vita".

Il peso dei tifosi nel rapporto con i giocatori:  "A Bari valgono il 12° e 13° uomo in campo. Se fai bene, arrivano 30mila al San Nicola. Solo chi ha giocato li, sa cosa significa. Il tifoso ti segue e ti porta una grinta speciale dal lunedì alla domenica. Però non tutti i giocatori riescono ad accettarlo, qualcuno vede questo aspetto come una pressione e subentra la paura. In queste squadre serve carattere".

Sul lavoro dei De Laurentiis e gli obiettivi per il campionato: "Hanno speso tanto, comprando giocatori importanti ed esperti ma a Bari vincere non è facile. Nel calcio serve sempre programmazione, non viene tutto e subito. L’obiettivo rimane il campionato, deve partire bene, questo deve essere l’anno giusto. La squadra può competere per la vittoria finale anche se è un campionato abbastanza difficile con rivali attrezzate. Ma in C ogni gara ha una storia, se le prendi sottotono ti fanno male. Il Bari deve essere bravo e attento contro ogni avversario. Negli anni scorsi si sono persi punti importanti che ti hanno allontanato dalla vetta e dalle posizioni migliori della zona playoff".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 19 agosto 2021 alle 19:00
Autore: Gianmaria De Candia
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