Nel corso dell’estate la rosa biancorossa è stata completamente rivoluzionata rispetto a quella che ha vinto il campionato di D. Tra questi calciatori, diversi hanno trovato una nuova sistemazione in Serie C, come Cosimo Nannini. Il classe ’99 è attualmente al Piacenza, quinto in classifica nel Girone B, con cui ha collezionato 5 presenze tra campionato e Coppa Italia (3 da titolare). Il terzino, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni, ha così fatto il punto sulla nuova avventura: “Il salto di categoria è stato grande. E’ la mia prima esperienza da professionista. Sto trovando qualche difficoltà a giocare ma me lo aspettavo. Mi sto allenando bene, sto migliorando giorno dopo giorno, alla lunga i risultati si vedranno. Chiaro che un giocatore vuole giocare, però sono tranquillo. Piacenza è una piazza importante e la squadra è forte. Obiettivo? Fare bene, porsi limiti è un errore. Siamo in un girone difficile dove ci sono tante squadre attrezzate. La cosa più importante è la continuità, rimanere attaccati fino a marzo-aprile per poi giocarsela”.

Nannini ha poi fatto un parallelo tra Bari e Piacenza: “Ci sono delle similitudini ma anche grandi differenze. Bari è una piazza da Serie A, normale che dopo un fallimento e una ripartenza dalla D, vedere le persone allo stadio ti fa crescere il senso di responsabilità. Anche il Piacenza ha vissuto categorie importanti. Lo stadio è più piccolo rispetto al San Nicola ma la pressione c’è anche qui, i tifosi si fanno sentire. Per un calciatore giocare in queste piazze è stimolante”.

Ancora forte il legame con i galletti, a cui è legato anche contrattualmente (in estate è passato in prestito al club emiliano nell'operazione Corsinelli): “Sto seguendo il Bari. Ogni domenica dopo la mia partita, vado a vedere il risultato. Auguro il meglio alla piazza, ai miei ex compagni e a tutti coloro che lavorano lì. Sono rimasto legato, in più sono ancora in prestito. Faccio assolutamente il tifo per loro. L’inizio non è stato facile ma la squadra è davvero forte. L’ho vista anche i primi giorni di ritiro. Spero possa raggiungere l’obiettivo. Cornacchini? Mi è dispiaciuto, è una persona che stimo”.

Chiosa finale sui momenti più significativi in maglia biancorossa: “Giocarci è stato un privilegio che ti rimane dentro. E' stata la mia prima esperienza lontano da casa e ho vinto un campionato. Se me lo avessero detto prima, non ci avrei creduto. Il culmine è stato alzare la coppa con il Rotonda. Quei momenti ti ripagano di tutti i sacrifici fatti".

Un ringraziamento al ragazzo e alla disponibilità dell’ufficio stampa del Piacenza Calcio.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 18 ottobre 2019 alle 11:00
Autore: Gianmaria De Candia
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