Il gol al volo sotto l’incrocio, è solo l’ultima egregia ‘lezione’ del supplente Benali. Con l’infortunio del ‘professorMaiello il Bari aveva un vuoto in mezzo in campo che sembrava incolmabile. Le prestazioni da play, al centro della mediana, del libico sono state fin da subito convincenti e, sorprendentemente, addirittura in crescendo. Schierato in questa posizione da Lecco-Bari, il 3 dicembre, per 9 partite Benali è praticamente sempre risultato tra i migliori in campo.

Per una singolare combinazione -o, per i più romantici, un arguto segno del destino- la sfida di ritorno con i lombardi è concisa con il primo gol in biancorosso per Benali e con il rientro in campo, dopo la rottura del crociato, di Maiello. Una sliding dors inevitabile: il titolare torna a bussare alla porta di quel supplente che, a suon di 7 e 7,5 ha conquistato tutti.

"Un bel dilemma" (tra qualche partita) verrebbe da pensare. Oppure l’occasione di una mini-rivoluzione in un reparto che quest’anno ha tanto deluso. Oltre alla duttilità che permetterebbe a Benali di giocare senza problemi anche da mezzala, per Iachini si aprono anche altre alternative tattiche. In primis, la possibilità di schierare un ‘doppio play’ di assoluto livello, che permetterebbe all’allenatore di giocare con il modulo più rappresentativo, ovvero il 3-4-1-2. In alternativa, se l’equilibrio deve essere la parola d’ordine, ecco servito un 4-4-2 che, con due esterni particolarmente offensivi, farebbe riaffiorare nell’astronave antichi ricordi di un glorioso passato.

Solo ipotesi e una chimerica fantasia, almeno per adesso. Quel che è certo, però, è che è praticamente impossibile immaginare un Bari senza Benali.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 11 febbraio 2024 alle 17:00
Autore: Luigi Arbore
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