Ruben Botta ha certamente contribuito in maniera decisiva alle fortune del Bari di Mignani in questa stagione. Il suo score finale in campionato parla di 27 presenze (incluse le gare con il Catania), condite da 4 gol e 7 assist per i compagni. Il talentuoso classe 1990, insomma, ha fornito buone prestazioni, nel complesso.

Ma il suo apporto alla causa biancorossa, davvero fondamentale nella prima parte di stagione, fino al termine del girone di andata, è stato molto minore nel 2022, a causa dell’infortunio al menisco rimediato proprio contro il Catania, al rientro in campo dopo la lunga sosta di gennaio.

Dopo l’operazione, infatti, il lungo iter riabilitativo gli ha fatto saltare 5 partite, prima di rivederlo in campo, il 19 febbraio, nella sconfitta interna dei galletti contro il Campobasso. Di lì in poi, i postumi del guaio fisico patito gli hanno consentito di essere sul terreno di gioco sole 5 volte nelle 11 partite finali della stagione, senza mai incidere.

Prova ne sia il fatto che il suo ultimo gol risale al derby di andata con il Taranto in terra barese, il 12 dicembre 2021, e l’ultimo passaggio vincente fornito ad un compagno addirittura alla vittoria interna con il Latina del 27 novembre scorso, con un vero e proprio gioco di prestigio a servire Paponi, bravo a mettere in rete.

Nel girone di ritorno, insomma, Botta non ha reso come ci si aspetterebbe da un profilo del suo calibro, chiudendo mestamente il campionato provocando il rigore per il Palermo che consentì ai siciliani di raddoppiare e sbancare il S. Nicola e procurandosi in tal modo il turno di squalifica scontato contro il Sudtirol, in Supercoppa.

Il Bari di Mignani, per mantenere qualche speranza di sollevare quest’ultimo trofeo, deve ora battere il Modena in trasferta, domani. Il trequartista sudamericano potrebbe partire dal primo minuto, in quest’occasione. L’ultima stagionale per tornare a sciorinare quelle giocate di livello assoluto che avevano fatto sognare i tifosi nella prima parte d’annata.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 06 maggio 2022 alle 15:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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