Il pareggio contro il Sudtirol all’ultima giornata ha certificato il fallimento del Bari: nono posto e fuori dai playoff. Una stagione iniziata con ambizioni ben diverse si chiude tra rimpianti e la consapevolezza che servirà una profonda rifondazione.

Tra le poche note liete spicca Boris Radunovic. Il portiere serbo, arrivato in prestito dal Cagliari, è stato il vero baluardo difensivo e ha chiuso la stagione con il Pallone d’Oro di TuttoBari.com, premio simbolico ma meritato. Il Bari dovrà tentare in tutti i modi di trattenerlo.

Mehdi Dorval è stato l’anima della squadra nel girone d’andata, spingendo con costanza e coraggio. Anche se è calato nei mesi finali, resta tra i più positivi. In mezzo al campo Benali e Maita hanno garantito equilibrio e personalità, mentre in difesa Valerio Mantovani e Nosa Obaretin si sono rivelati scelte azzeccate: entrambi in prestito, servirà muoversi per provare a confermarli.

Capitolo dolente: l’attacco. Kevin Lasagna doveva essere l’uomo in più, invece ha chiuso con appena sei reti. Prestazioni anonime, poca incisività: il suo rendimento è stato ben lontano dalle aspettative. Male anche i due fantasisti uruguaiani Pereiro e Falletti: un gol a testa e un impatto pressoché nullo.

Delusione anche da Francesco Vicari, chiamato a raccogliere l’eredità di Di Cesare con la fascia da capitano: non ha retto il peso della responsabilità ed è stato tra i più in difficoltà.

Infine, resta difficile immaginare una conferma per elementi come Maiello, Novakovich e Tripaldelli: la loro stagione è stata incolore.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 14 maggio 2025 alle 19:00
Autore: Antonio Testini
vedi letture
Print