Termina con un 1-0 la terza amichevole del Bari di Caserta. Una partita molto tattica, priva di grandi occasioni, ma che offre spunti su cosa potrà essere il club pugliese nella prossima stagione, sebbene sia corretto ribadire la pesantezza dei carichi di lavoro e il basso clima agonistico come tratti tipici di queste tipologie di match. 

Assodato che la ricerca della verticalità e della velocità di palleggio sono tratti ormai noti (o comunque invocati) nell'ideale casertiano, vi si aggiunge anche il coraggio richiesto nel tentare la giocata, senza buttare il pallone. Questi i dettami indirizzati soprattutto a Sibilli nel primo tempo, ed a Colangiuli nel secondo. Più volte l'ex Sampdoria ha ricevuto un 'Puntalo' come ordine, rispettato saltuariamente. Freddezza dagli undici metri e poco altro per uno dei candidati protagonisti del 2025/26. Poco servito Gytkjaer (come Moncini nel secondo tempo), pigro Pereiro, mentre Verreth si issa sempre più come centro nevralgico del gioco barese, a maggior ragione senza Benali, con esiti altalenanti. 

Una giocata del belga a cercare Dickmann sul lato opposto, seppur non concretizzata, ha strappato un 'Bravo' da Caserta, che gli chiede sempre di farsi vedere anche ai centrali per ricevere la sfera. A proposito di centrali, seppur difficilmente lo vedremo in prima squadra, ha dato ottime risposte il giovane Mavraj, capitano della Primavera. Titolare a sorpresa per l'infortunato Nikolaou, il kosovaro ha giocato una gara attenta, di interventi puntuali ed efficaci, mostrando la sua fisicità e personalità. Anche Kassama, suo partner nella ripresa, ha dato segni di una spiccata velocità nel recuperare campo sugli avversari, oltre ad una buona solidità. Poco da dire sui restanti cambi, tra cui un Rao poco imbeccato e un Manzari a corrente alternata.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 26 luglio 2025 alle 21:00
Autore: Piervito Perta
vedi letture
Print