Ai microfoni di Gianlucadimarzio.com, Luigi De Laurentiis ha parlato della possibilità di tornare in campo: "Il costo principale è quello legato ai protocolli sanitari, che impongono una serie di restrizioni per riprendere gli allenamenti. Parliamo di cifre comprese tra i 90 e i 130 mila euro per squadra. Poi ci saranno ulteriori spese, che potrebbero salire laddove si trovasse una positività, il che impone a tutti di restare in hotel. Cosa dico a chi chiede se ci sono davvero le condizioni per tornare a giocare? Se ci fossero ne saremmo contentissimi. Abbiamo impegni verso sponsor, tifosi e tante aree che devono essere soddisfatte. Sarebbe un segnale per un industria, quella del calcio, che non è da poco e sviluppa trend impattanti per il nostro Paese”.

Sulla riforma dei campionati"Mi è parso di capire che ci saranno problemi per alcune squadre di B. Questo fa comprendere le difficoltà, che saranno acuite in C. Si è parlato dell'eliminazione delle fideiussioni, ma io ritengo debbano essere molto severe, servono requisiti stringenti. Un comparto professionistico a 52 o 60 squadre sarebbe sicuramente una piattaforma più intelligente rispetto alle 100 attuali. Sarebbe una condizione migliorativa per tutti, dagli sponsor ai diritti tv alla rappresentazione del numero di piazze. Anche perché i fallimenti delle squadre rovinano la percezione di campionati allestiti con un certo livello di serietà e delle società serie che ne fanno parte. Ho letto tanta demagogia in queste settimane, calcio compreso. Le frecciatine dei colleghi che dicono che vogliamo giocare per forza? Nella mia giornata posso dedicare un 10 per cento del tempo al gossip...”

De Laurentiis conclude: "In assoluto il Bari non si sente di appartenere a questa categoria, dalle assemblee che ci sono state ho ricevuto segnali che confermano l'incapacità della Serie C di stare in piedi dal punto di vista economico. 52 club su 59 hanno votato per lo stop del campionato, così non si può andare avanti e devono capirlo  tutti. Per quello sposo in pieno l'occasione di lavorare su una riforma o in alternativa di arrivare in fondo sul campo".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 27 maggio 2020 alle 07:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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