Virtus Entella-Bari è stata una gara dal discreto contenuto agonistico, ma con pochi episodi e nessuno controverso. Il tabellino conta sette ammonizioni, sei per i padroni di casa e solo una per il Bari. Sono stati fischiati in tutto 33 falli: 22 contro la Virtus Entella e la metà (11) contro i biancorossi. L'arbitro Paride Tremolada, della sezione di Monza, era alla sua 22esima direzione in Serie B e ne ha già accumulate 10 in A.

Con "Lo dice il regolamento" andiamo ad analizzare, caso per caso, per ogni partita disputata dal Bari, gli episodi e le decisioni arbitrali secondo quanto riportato dal regolamento. Questo, in maniera del tutto neutrale e senza la presunzione di dare giudizi o fare qualsiasi tipo di dichiarazione in merito all'operato di arbitri e Var, ma spiegando esclusivamente il testo delle regole relative alle decisioni e agli interventi. Lo facciamo inquadrando ogni episodio, spiegando come può essere interpretabile ciascuna regola. Ricordiamo che il regolamento del giuoco del calcio è un documento pubblico, scaricabile e consultabile dal sito della FIGC.

Vediamo allora, cronologicamente, le decisioni prese dal direttore di gara con la lente del regolamento.

41esimo - Ammonizione di Benali. La prima ammonizione del match arriva verso la fine della prima frazione ed è per l'ex centrocampista biancorosso che compie un "body check" su una ripartenza a centrocampo del Bari con Braunoder che viene quindi ostacolato senza poter proseguire un'azione potenzialmente pericolosa. Perenzoni estrae il giallo per "SPA" (Stopping promising attack).

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è parimenti assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni:

• contatto mano-pallone punibile (tranne il portiere nella propria area di rigore)

• trattiene un avversario

ostacola un avversario venendo a contatto con lui

• sputa o morde qualcuno iscritto nell’elenco delle squadre o un ufficiale di gara

• lancia un oggetto contro il pallone, un avversario o un ufficiale di gara o tocca il pallone con un oggetto tenuto in mano

L'ammonizione si configura appunto quando un calciatore "commette ogni altra infrazione che interferisce con o interrompe una promettente azione d’attacco".

APPLICAZIONE. In campo bisogna valutare quanto il calciatore con il pallone può avanzare in verticale, quante opzioni ha di passare il pallone a un compagno e come è schierata la difesa. 

51esimo - Ammonizione di Tiritiello. La seconda ammonizione arriva per un intervento in scivolata di Tiritiello che atterra Rao sulla trequarti offensiva. Tremolada estrae quindi il giallo per imprudenza.

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:

• caricare

• saltare addosso

• dare o tentare di dare un calcio

• spingere

• colpire o tentare di colpire (incluso con la testa)

effettuare un tackle o un contrasto

• sgambettare o tentare di sgambettare

“Imprudenza significa che il calciatore agisce con noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario e per questo deve essere ammonito". 

APPLICAZIONE. In campo, l'arbitro deve valutare intensità (forza) e punto di contatto.

65esimo - Ammonizione di Marconi. Anche questa ammonizione è procurata da Rao che viene trattenuto nei pressi del limite dell'area di rigore avversaria da Marconi che viene quindi ammonito per aver interrotto una potenziale azione d'attacco (SPA).

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è parimenti assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni:

• contatto mano-pallone punibile (tranne il portiere nella propria area di rigore)

• trattiene un avversario

• ostacola un avversario venendo a contatto con lui

• sputa o morde qualcuno iscritto nell’elenco delle squadre o un ufficiale di gara

• lancia un oggetto contro il pallone, un avversario o un ufficiale di gara o tocca il pallone con un oggetto tenuto in mano"

70esimo - Ammonizione di Castrovilli. Il centrocampista di Minervino interviene pestando con intensità il piede di Fumagalli e viene ammonito dunque per imprudenza.

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:

• caricare

• saltare addosso

• dare o tentare di dare un calcio

• spingere

• colpire o tentare di colpire (incluso con la testa)

effettuare un tackle o un contrasto

• sgambettare o tentare di sgambettare"

71esimo - Ammonizione di Di Mario. Dickman prende il pallone e si invola sulla fascia ma viene messo giù da Di Mario che lo spinge franando su di lui. Ammonizione per SPA

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:

• caricare

• saltare addosso

• dare o tentare di dare un calcio

• spingere

• colpire o tentare di colpire (incluso con la testa)

• effettuare un tackle o un contrasto

• sgambettare o tentare di sgambettare"

76esimo - Ammonizione di Franzoni. Castrovilli appena dopo un passaggio a centrocampo viene colpito da un tackle in scivolata da Franzoni che riceve il cartellino giallo per imprudenza.

82esimo - Ammonizione di Bariti. L'ultimo provvedimento disciplinare arriva ancora per un tackle, questa volta di Bariti sulla linea laterale nei confronti di Nikolau. Anche in questo caso quindi ammonizione per imprudenza.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 01 ottobre 2025 alle 16:30
Autore: Enrico Scoccimarro
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