Attualmente responsabile dell'area tecnica e scouting del Lucera, Pietro Maiellaro è stato un centrocampista offensivo del Bari dal 1987 al 1991 e successivamente, nella sua carriera da allenatore, è stato il tecnico della primavera biancorossa dal 2008 al 2011. A tal proposito, ha parlato ai nostri microfoni dove ha toccato diversi temi. Queste le sue parole in esclusiva.

Sul momento complicato che stanno vivendo i galletti: “Una situazione drammatica, una delusione profonda che dura da molto. Vengono fatte sempre cose approssimative e chi ne paga è sempre la gente. Sembra che vanno avanti a forza di inerzia, così per andare avanti, e questo non va bene; poi chi ne paga è solo l'allenatore. Devono tirar fuori gli attributi, ma parlo di tutti: della società ai direttori sportivi, ai giocatori. Gli alibi ormai sono finiti, anche i giocatori devono vedere cosa devono fare: a meno che poi non siano proprio delle pippe, ma onestamente non credo proprio, perché le qualità per fare un campionato dignitoso ci sono.” 

Sul cambio dell’allenatore: “Ma possiamo dire tante cose, però io non sono dentro e non voglio neanche giudicare come si comportava e che rapporto avesse con i giocatori. Adesso speriamo che con questo cambio in panchina si possa fare qualcosa di diverso, speriamo che scatti quella molla per fare bene. Magari lui (Vivarini) conoscendo l'ambiente è un po' più avvantaggiato, deve fare risultato e portare la barca in acque tranquille e non sarà secondo me per niente semplice.”

Sulla società: “La società non è che sia proprio presente. Si fanno degli errori madornali, si commettono delle ingenuità che veramente non si possono neanche commentare. Bisogna guardarsi negli occhi: dire le cose, in faccia, come stanno e dire le verità perché poi alla fine, chi ne paga sono i tifosi. Stanno facendo di tutto per far disinnamorare la città.”

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 28 novembre 2025 alle 17:30
Autore: Lorenzo D'Agostino
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