Il diesse biancorosso Ciro Polito ha messo fin da subito le cose in chiaro: il capitano del Bari è Valerio Di Cesare, a cui è stato rinnovato il contratto per un ulteriore stagione. Per il terzo anno consecutivo sarà dunque il difensore ex Brescia e Parma a vantarsi di questo riconoscimento, dopo averlo ereditato da capitan Brienza ritiratosi nel lontano 2019. Le 38 primavere di Di Cesare non lasciano presupporre però un'inamovibilità della fascia sul suo braccio. Nessun problema. Il Bari può contare su altri capitani in rosa.

È il caso di Mirco Antenucci, ufficialmente vice-capitano ma che erediterà la mansione quando Di Cesare non sarà in campo. Anche in questo caso il lupo di Roccavivara per anzianità e importanza nello spogliatoio ha tutti i requisiti del caso per prendersi carico di questo compito. Già in passato infatti la fascia è passata tra le sue braccia. Per gli stessi motivi si può immaginare anche che Gigi Frattali possa ricoprire questo ruolo. Nella scorsa stagione nel periodo in cui sia Antenucci che Di Cesare erano infortunati, il capitano è stato proprio lui. Tutti e tre hanno rinnovato il proprio contratto, sintomo che sono ancora cardini di questo progetto.

Chi oltre loro? A Roma parlavano di capitan futuro nel riferirsi a Daniele De Rossi. Lo stesso si può dire anche per Mattia Maita, che proprio nelle scorse ore ha ammesso di sentirsi pronto per diventare il nuovo capitano biancorosso. Nessuna pretesa, per carità. In prospettiva, viste anche le età dei tre sopracitati, è plausibile che sia proprio lui a prendersi carico di questo importante ruolo. Del resto Maita lo è stato per due anni in un'altra piazza calda come Catanzaro. Altro nome spendibile è quello di Simone Simeri, che resta uno dei punti forti della squadra e su cui il Bari scommette in prospettiva. Due caratteri diversi quelli di Maita e Simeri, ma entrambi caldi il giusto per governare una squadra che deve sobbarcarsi oneri o onori di giocare in una piazza come quella barese.

Sezione: News / Data: Ven 30 luglio 2021 alle 20:00
Autore: Claudio Mele
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