La tecnologia aiuta a rivivere emozioni che per anni sembrano sopite, per poi riemergere. Basti pensare al calcio e alla possibilità di rivedere oggi gol e imprese ormai datate (anche di decenni), grazie ad una rivoluzione digitale che ha favorito anche il settore delle scommesse e dei giochi online, con tante promozioni attive nei casino.

Una rivoluzione che ha rivoltato come un calzino tutto lo sport, non solamente il calcio. Ed è grazie a questa rivoluzione tecnologica che oggi, ad esempio, i tifosi del Bari possono tornare ad emozionarsi rivivendo le meravigliose stagioni (ormai passate) dei biancorossi, specie in serie A. Come quella del 1998-1999, con il vecchio galletto ribattezzato ammazza-grandi.

Non succede certo per caso di vincere contro l’Inter ed espugnare il mitico 'San Siro'. Delle grandi, in quella straordinaria stagione, solo la Lazio fu in grado di sconfiggere la formazione di Eugenio Fascetti. E, provando a dare uno sguardo alla rosa del tecnico viareggino, si può intuire il motivo per cui la squadra pugliese, in quella stagione, era stata definita, a ragione, “l’ammazza-grandi”.

Un bel mix tra giovani talenti e giocatori di esperienza, quel Bari: da Gianluca Zambrotta - uno che poi è arrivato a vincere il Mondiale con l’Italia -a Innocenti, Bressan, De Ascentis e Cassano, a cui si affiancavano più esperti come Neqrouz, Mancini, Masinga e De Rosa. Senza dimenticare Madsen e Knudsen, ma anche Daniel Anderson e Osmanovski. Ed è proprio quel giovane talento svedese in attacco a far impazzire un po’ tutti. Dribbling, rapidità e assist. Di reti forse un po’ poche, però giocava veramente bene. Arrivato dal Malmo, come un’altra grande conoscenza della Serie A, ovvero Ibrahimovic, che nell’ultima stagione ha subito un altro infortunio al ginocchio, in coppia con Masinga si è rivelato un rinforzo all'altezza.

Sezione: News / Data: Gio 17 giugno 2021 alle 11:15
Autore: Redazione TuttoBari
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