Curiosa indiscrezione rivelata dal presidente dell'Olbia in relazione alla disputa della post season. Alessandro Marino, intervistato da Rai Sport, ha così fatto il punto sulle possibili novità: "Siamo dei professionisti, ma siamo diversi dalla Serie A: abbiamo più difficoltà logistiche ed economiche e non possiamo dire ‘Ricominciamo’, come fanno A e B. Bloccare le retrocessioni è necessario, non si possono penalizzare delle società che hanno sostenuto degli investimenti con tante gare ancora da giocare. Ora parleremo nel consiglio direttivo della Lega Pro - riporta centotrentuno.com - siamo in difficoltà perché non si parla di playoff e playout come da regolamento: la FIGC propone un format più corto, che include anche le prime e le ultime. Dobbiamo capire in primis se c’è la possibilità di giocare o no, e noi pensiamo che ancora questa possibilità ci sia”.

Sulla riforma dei campionati e l'eccessiva disparità tra i club di Serie C: "Se per un anno dovessimo essere 66 o 64 squadre, il problema non ci sarebbe, accetteremmo questo handicap, dopodiché ripristineremo il format originale o attenderemo delle riforme. Per me le riforme sono necessarie, la mia posizione è di affermare che la riduzione del numero delle squadre non risolverebbe il problema. Ci deve essere una riforma fatta per valorizzare i prodotti: se si crea un girone d’élite, bisogna essere capaci di procacciarsi maggiori risorse, per esempio in materia di diritti TV, dato che noi come Serie C per ora non siamo in grado di avere ricavi su questo fronte. In più non è pensabile che ci siano delle squadre nella nostra categoria che spendono 10, 15 o 20 volte rispetto ai ricavi: sarebbe necessario un salary cap, perché sennò ci saranno sempre distorsioni e differenze abissali tra i club. Bisogna essere più ragionevoli sulla sostenibilità". 

Sezione: Serie C / Data: Mar 26 maggio 2020 alle 18:30
Autore: Gianmaria De Candia
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