Davide Buono, calciatore trentaquattrenne, oggi al Solduno, nelle serie minori elvetiche, ha un passato biancorosso da raccontare. L’estremo difensore, infatti, vanta due apparizioni con la maglia del Bari, nel 2004.

L’esordio assoluto avvenne in Coppa Italia, a Crotone. I galletti decisero di presentarsi in Calabria con la squadra Primavera, non avendo più possibilità di qualificazione alla fase successiva della competizione, e persero 4-0. In campionato, il 26 ottobre di quell’anno, l’allora terzo portiere della rosa barese, indietro nelle gerarchie rispetto ai più esperti Gillet e Di Bitonto, dovette sopperire all’assenza dei suoi due colleghi, entrambi espulsi nel corso di una trasferta ad Ascoli.

In un S. Nicola illuminato, nel successivo match casalingo con la Ternana, giocato di sera, ecco la chance per l’allora diciottenne. In esclusiva ai nostri microfoni ricorda: “Fu un’esperienza fantastica, nonostante la sconfitta. Ero molto emozionato, ma nel complesso feci una buona partita. Resterò sempre affezionato a quello stadio, nonostante sia all’estero da più di dieci anni. Il Bari per me ha significato tanto, e mi ha permesso di diventare un giocatore.”

Il pallone, adesso, per lui, è più un diletto che un mestiere: “Ormai da qualche tempo, il mio futuro professionale è nel campo assicurativo, ma resto un grande appassionato di calcio, e ci giocherò finché potrò. Qui in Svizzera ho riscoperto uno sport pulito, senza tutti gli interessi che lo rovinano in Italia. Purtroppo, da queste parti non riesco a seguire con costanza le vicende biancorosse, ma sarò sempre grato a questa società, per l’opportunità che mi ha dato quando ero solo un ragazzino.”

Sezione: Amarcord / Data: Mar 19 gennaio 2021 alle 22:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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