Il pareggio di La Spezia non può bastare. Non dopo un’ora giocata in superiorità numerica, non dopo due successi consecutivi che avevano riacceso una fiammella di speranza. Il Bari torna a casa con un punto e una lunga lista di interrogativi che la sosta per le Nazionali dovrà, per forza, aiutare a chiarire.

La sensazione è che la squadra di Fabio Caserta non sia ancora riuscita a trovare una vera direzione. I biancorossi alternano momenti di discreta intensità a lunghi passaggi a vuoto, in cui sembrano smarrirsi dentro un’idea di gioco poco leggibile. Non è solo una questione tattica — perché i moduli cambiano, ma la sostanza resta — quanto piuttosto di mentalità. La squadra continua a faticare nel gestire le partite, nel reagire alle difficoltà e nel mantenere il controllo del campo anche quando le circostanze, come accaduto a La Spezia, dovrebbero agevolarla.

Eppure, qualche spiraglio esiste. Il ritorno al gol di Gytkjaer è un segnale incoraggiante, così come la solidità di Cerofolini e la crescita di alcuni giovani che stanno provando a ritagliarsi spazio. Ma sono piccoli segnali dentro un quadro ancora troppo fragile, dove ogni passo avanti sembra accompagnato da due laterali, incerti, indietro.

Ora arriva la pausa. Un tempo prezioso per lavorare, ritrovare energie e — forse — rispondere anche a una piazza che, pur sempre presente, si mostra stanca di assistere a un Bari incapace di accendersi davvero. Alla ripresa, al San Nicola arriverà il Frosinone: una prova che dirà molto, se non tutto, sulla capacità di questa squadra di rialzarsi e dare finalmente un senso alla propria stagione.

Sezione: Copertina / Data: Dom 09 novembre 2025 alle 11:00
Autore: Antonio Testini
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