Il primo Bari di Cornacchini visto contro la Sicula Leonzio, quello della versione formato serie C, non ha pienamente convinto e brillato sul piano del gioco, della manovra e della mentalità. Certamente, tutte le attenuanti pendono a favore del mister marchigiano, che al termine della gara si è mostrato soddisfatto e nel pieno controllo della situazione. Giustamente, siamo solo alla prima giornata di campionato e con una squadra quasi del tutto rinnovata, ma una costante pare restare e intimorire mister Cornacchini. La voglia di bel gioco da parte dei tifosi biancorossi, una vera e propria spada di Damocle che continua a pendere sulla testa del tecnico dei galletti.

Almeno fino a questo momento, l’idea inculcata ai calciatori baresi è stata quella di pensare al sodo, al portare a casa il risultato, per buona pace dei sostenitori di un gioco già frizzante. Il mister sta continuando sulla stessa scia dello scorso anno, cercando di vincere anche al costo di non convincere. Insomma, nonostante una squadra di qualità livellata verso l’alto e piena zeppa di alternative, Cornacchini sta puntando tutto sulla sostanza. Già apparsa appieno nell’ultima sfida, in cui, nonostante Frattali sia stato scelto da più parti come uomo-partita, ha sfruttato al massimo i pochi spunti creati, come il calcio di rigore guadagnato e il contropiede realizzato nel finale.

Una filosofia che si è rivelata vincente nella scorsa serie D e che forse continuerà ad essere riproposta in questo campionato. Anche questa idea, nonostante ci siano stati i primi mugugni come ben sottolineato da Di Cesare, è da considerarsi a tutti gli effetti uno schema di gioco. Il pensiero del mister sembra, per il momento, ancora quello di puntare solo al risultato. Una scelta decisa ma quanto mai inopinabile, almeno fino a quando arriveranno i tre punti, perché in tal caso Cornacchini avrebbe sempre e comunque ragione.

Solo il tempo potrà dire se, andando avanti con le giornate, oltre al vincere si punterà al convincere. Così come non è assolutamente il momento di tirare le somme, ma occorre dare il periodo necessario per far oliare i meccanismi di squadra, qualunque essi siano. Ciò che resta è quella famosa e dolce spada di Damocle da mettere in preventivo, pronta a scagliarsi contro il mister da una piazza esigente come quella barese, se i risultati non gli dovessero più dar ragione.

Sezione: Copertina / Data: Mar 27 agosto 2019 alle 22:00
Autore: Gabriele Bisceglie
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