Sogni, speranze, impegno e sacrificio. Questo è il mood dei giovani calciatori alla ricerca di una propria identità. Serve però tanta fiducia da parte delle società, spesso non troppo pazienti nei confronti delle nuove leve. Il Prato, squadra militante in serie D (girone D) ha investito la stagione su molti profili giovani ed in particolare su Simone Lambiase barese doc prelevato in prestito dal club biancorosso. Con il Bari il classe 2005 ha fatto tutta la trafila, condita da diverse convocazioni in prima squadra senza però mai esordire. Lambiase si racconta ai nostri microfoni, partendo da un concetto imprescindibile: "Questo per me è un anno di formazione fondamentale per la mia crescita: sia come uomo che come atleta. Il mio sogno è quello di rientrare a Bari e giocarmi le mie carte. Prima di essere un calciatore sono un tifoso del galletto. Ho fatto molti sacrifici negli anni per giocare con quella maglia"

Lambiase ci racconta il suo impatto con la nuova realtà: "Essendo la mia esperienza lontano da casa non è stato semplicissimo. Perchè ho dovuto lasciare amicizie e abitudini. All'inizio ho risentito questa condizione anche in campo. Perchè se non stai bene dal punto di vista mentale non riesci a rendere come vorresti. Ora le cose vanno sempre meglio, pian piano mi sto abituando a questa nuova condizione grazie alla società e ai nuovi compagni. Prato è una piazza molto calorosa e ti da tanti stimoli per poter far bene". 

Da buon tifoso dei galletti, Lambiase dice la sua sul momento no della squadra di Marino: "Capita a tutte le squadre un momento grigio. La squadra sulla carta è valida. Sono convinto che usciranno da questo score negativo. Manca un po' di fiducia nell'ambiente. Capisco i tifosi, ma non dimentichiamoci che abbiamo sfiorato la serie A per 120" maledettissimi secondi. Basta una vittoria per far scattare la molla. Mi auguro che accada al più presto". 

Il terzino del Prato ci racconta l'esperienza vissuta in prima squadra a Bari negli ultimi due anni: "La prima volta che mi sono allenato con la prima squadra avevo all'incirca sedici anni. Sono stato sia nel ritiro che in panchina durante la stagione. E' stata una delle esperienze più belle che abbia avuto nella mia vita. I punti di riferimento erano Di Cesare e Antenucci. Loro erano quelli da prendere d'esempio, oltre che punti di riferimento, nella squadra. Erano quelli che arrivavano prima e finivano dopo. Una professionalità invidiabile. Questo mi ha fatto capire che se nel calcio vuoi fare strada devi lavorare tanto. Non è casuale che continuino a giocare ad alti livelli. Sono onorato e molto fortunato ad aver condiviso lo spogliatoio con loro".

Tra le fila biancorosse c'è Akpa Chukwu, ex compagno di Lambiase nella Primavera. Per il terzino, la rete dell'attaccante biancorosso non è casuale: "Quando seppi del gol sono stato felicissimo per lui. Abbiamo vissuto tutta la stagione scorsa insieme. E' di una simpatia pazzesca. Gli inviai i complimenti subito dopo la rete. Secondo me in questo Bari può dire la sua e giocarsi le chance con due grandi attaccanti quali sono Diaw e Nasti. Senza dimenticare un altro ex compagno Lops: è fortissimo. Spero che anche lui possa esordire quanto prima tra i grandi. Lo meriterebbe"
Secondo Labiase i giovani andrebbero maggiormente valorizzati: "Ci sono realtà dove i ragazzi sono al centro del progetto, altre meno. A Prato ad esempio lo fanno con successo. Se impieghi i giovani crei un un valore importante per le società. Bisogna osare di più".

L'argomento del momento è il calcioscommesse. Lambiase dice la sua: "Non capisco come un calciatore possa arrivare a scommettere. Noi facciamo un lavoro che lavoro non è. In primis è una passione, ti diverti e vieni pagato: nei casi usciti fuori parliamo di gente che guadagna milioni di euro. Non riesco a capire come si possa arrivare a quel punto. I miei valori mi impediscono solo di poter pensare ad una cosa del genere. Dal punto di vista umano mi dispiace per Fagioli. La ludopatia non è uno scherzo. Spero che possa uscirne e che possa rientrare quanto prima. Chi lo fa invece per dolo, è giusto che paghi pesantemente".

Aspettative future. Lambiase ha idee chiare: "Sto dando il massimo e ho lasciato tutto per poter affermarmi in questo mondo. Come tutti i giovani calciatori il mio sogno è quello un giorno di giocare in Champions. Lavoro per questo. Ringrazio la società del Prato per la fiducia, i compagni e i tifosi che mi sono vicini. Spero di ritornare al Bari più maturo e pronto per potermi giocare le mie carte". 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 24 ottobre 2023 alle 13:30
Autore: Giosè Monno
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