Dopo appena una stagione e mezza, Roberto Floriano ha salutato il Bari per sposare adesso la causa del Palermo, altra nobile decaduta del calcio italiano. L’esperienza biancorossa dell’ala italo-tedesca, però, è stata certamente ricca di gol, assist, esultanze, gioie ed emozioni. Elementi che furono davvero necessari per ripartire con il verso giusto dall’ostica serie D, e far presto dimenticare le delusioni e le sofferenze scaturite dallo scotto del recente fallimento societario. Ecco perché dei 13 gol siglati da Floriano nella scorsa annata, ben 5 possono essere considerati - per la loro essenza significativa o per qualità - come le reti della rinascita del Bari. Giocate importanti che lo hanno eletto a beniamino indiscusso della piazza barese.

I galletti, ripartiti dalle ceneri della serie D, esordirono subito al San Filippo di Messina. Nonostante una breve preparazione atletica e con tanti interrogativi sulla loro testa, però, i biancorossi sbloccarono presto l’incontro con Floriano, che fu lesto a sfruttare una respinta del portiere avversario sul tiro di Simeri. Un gol inizialmente vissuto dai tifosi soltanto tramite una storica radiolina. Ma, anche senza alcuna diretta televisiva, si pensò che la squadra barese fosse già rinata sotto buoni auspici: perché il primo gol ufficiale del nuovo Bari timbrato da Floriano fece tornare alla mente il nome di Floriano Ludwig, uno dei padri fondatori del club biancorosso nel lontano 1908.

Nel giorno del debutto al San Nicola contro la Sancataldese, Floriano nella ripresa si presentò al meglio davanti al suo nuovo pubblico, a cui mostrò per la prima volta in casa la sua ormai nota esultanza del binocolo. L’esterno offensivo, scattato sul filo del fuorigioco, si involò in solitaria verso la porta siciliana e, dopo aver scartato con freddezza il portiere, depositò facilmente la sfera in rete. Davvero un gioco da ragazzi per lui, sceso dalla serie B con la voglia di riportare ben presto il Bari nel professionismo.

Quello contro la Nocerina fu un gol dal sapore assai epico. Neanche il tempo di mostrare la stupenda coreografia in curva Nord, che lo stadio dovette subito far festa. Floriano, infatti, con uno stop a seguire d’esterno e dopo aver saltato un difensore avversario, dribblò anche il portiere e fece esplodere il San Nicola prima ancora che scoccasse il primo minuto di gioco.

Nel rotondo successo con l’Igea Virtus, invece, Floriano realizzò la sua prima ed unica doppietta biancorossa. L’azione del secondo gol, però, fu davvero spettacolare e meritevole di ben altre categorie. Il numero sette barese si accentrò e, grazie ad un veloce uno-due con Liguori, scagliò dal limite dell’area di rigore un destro secco, che si infilò preciso all’angolino basso della porta avversaria.

Le scenografie hanno sicuramente portato bene a Floriano. Durante la celebrazione della promozione in serie C, il San Nicola si vestì nuovamente a festa con una coreografia contro il Rotonda. E Floriano, sfruttando un errore in disimpegno della difesa lucana, con un delizioso tocco sotto sbloccò la gara e si regalò il suo tredicesimo sigillo. Fu il suo ultimo gol biancorosso, ma che gli permise comunque di chiudere la stagione come miglior marcatore barese in coabitazione con Simeri.

Sezione: Focus / Data: Dom 05 gennaio 2020 alle 16:30
Autore: Gabriele Bisceglie
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