Che Nicola Bellomo sia un giocatore di talento lo sapevamo già, ma ora pare che anche a Torino - sponda granata - se ne stiano accorgendo.

Il talento di Bari Vecchia, lasciato il galletto all'inizio di luglio per inseguire il sogno, legittimo, di giocare in serie A, lavora sodo agli ordini di un altro grande ex del calcio barese, vale a dire Giampiero Ventura, che in queste settimane di ritiro pre-campionato ne sta plasmando, e probabilmente migliorando, le indubbie qualitià.

In Piemonte sono felici dell'inserimento dell'ex numero dieci biancorosso. Anche la stampa lo è. In tal senso, vi riportiamo l'analisi e il commento che i colleghi di Toronews.it hanno riservato oggi in una loro simpatica rubrica. Per i colleghi granata, Bellomo è qualcosa di più di un semplice buon giocatore. Leggete...

MA CHE BELL … OMO! – Ti ruba l’occhio. Testa alta, appena prende palla non so come, non so perché ma in chi lo osserva  è come se scattasse una molla. Cosa farà stavolta? Lancio lungo smarcante? Tocco di prima al compagno che sta avanzando alle sue spalle? Rapido controllo e tiro? Assist al bacio? Nel 2-1 in rimonta di Novara la bella notizia per il popolo granata arriva da lui. Nicola Bellomo da Bari Vecchia, a 22 anni e mezzo, ancora non ha sfondato nel calcio che conta. Perché? Già da bambino si mette in luce come fantasista in un club dove c’è un fantasma ingombrante: Antonio Cassano, come pietra di paragone, farebbe tremare i polsi a chiunque per l’emozione! L’esordio contro il Modena in B con tanta gioia ma anche un pizzico di malinconia pensando a papà che se n’è andato troppo presto e lo può vedere solo da lassù in cielo. Le solite grandi del Nord Italia se lo vanno a rimirare più volte. Interista sfegatato, Bellomo capisce però che prima del tifo viene la carriera. Spende più di una buona parola per lui presso Moratti un certo Luisito Suarez, ma niente da fare! Su ad Appiano Gentile preferiscono insistere a comprare un sudamericano via l’altro? Affari loro! Nicola ha altro per la testa. Sacrificarsi in allenamento per non lasciare intentato nulla, ma proprio nulla pur di sfondare una volta per tutte. Più partite gioca più lascia trasparire una dote particolare: il senso euclideo per il gioco. Da dieci a otto: sarà questo il ruolo ideale? C’è chi storce il naso: il ragazzo non sa dettare i ritmi della manovra come di solito fanno i grandi registi. Io invece direi che Nicola per i suoi compagni è come … Google: un motore di ricerca che, chiamato in causa, pesca i link, pardòn, i compagni al posto giusto. Da erede di Cassano a nuovo Vincenzino Scifo: Bellomo ha tutte le carte in regola per farcela, no?

Sezione: Gli ex / Data: Ven 09 agosto 2013 alle 19:00
Autore: Redazione TuttoBari / Twitter: @TuttoBariCalcio
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